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Pagelle di Manchester City-Siviglia 6-5 dcr (1-1): fantasma Haaland, En-Nesyri non la chiude, decide l'errore di Gudelj

Top e flop di Manchester City-Siviglia, finale della Supercoppa europea 2023. Rodri e Palmer brillano nella serata difficile del City. Grande prova dei lusitani, che non la chiudono e si devono piegare ai rigori

Pubblicato:

Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Lo stadio Geōrgios Karaiskakīs di Atene si colora di azzurro. La Supercoppa europea premia il Manchster City di Pep Guardiola, che soffre contro un Siviglia ottimamente messo in campo, limita i danni, pareggia nel momento di massima espressione degli andalusi e la chiude ai rigori grazie alla traversa centrata da Gudelj, che fissa il 5-4 finale, dopo l’1-1 nei tempi regolamentari.

Nella prima frazione, il Siviglia parte con gamba e aggressività e costringe il City a scoprire il fianco. Gli azzurri di Manchester ci provano in ripartenza, ma a colpire sono gli andalusi, che trovano il vantaggio al 25′ con la perentoria incornata di En-Nesyri sul cross dalla sinistra di Acuna. Male mister 90 milioni, Joško Gvardiol, malissimo Aké, che si lascia sovrastare dal marocchino.

Proprio il centrale olandese aveva avuto l’occasione per portare avanti i suoi, ma sull’incornata scaturita dal cross perfetto di Palmer, Bounou è miracoloso. Nel finale di tempo, il City alza la pressione, ma il Siviglia, con praticamente tutti gli effettivi dietro la linea di palla, difende con attenzione e archivia la prima frazione meritatamente in vantaggio.

Nella ripresa, ci si aspetta la risposta dei ragazzi di Guardiola, ma è il Siviglia a fare la gara e sfiorare a più riprese il colpo del ko. Il raddoppio non arriva, con il City che si salva come può e, alla prima vera azione buona trova un pari importante con il colpo di testa morbido di Palmer sul cross di Rodri. L’1-1 inverte l’inerzia, con i Citizens, che prendono il controllo e ricalcano il copione del finale del primo tempo.

Fonte: getty

Grealish e Rodri festeggiano con Ederson dopo l’errore decisivo dal dischetto di Gudelj

Il City si prende il campo non concedendo praticamente più nulla al Siviglia, che accetta il ruolo da sparring partner e lo interpreta al meglio, coprendo con grande qualità e maturità. Senza tempi supplementari in programma si va, così, ai calci di rigore, che premiano il City, perfetto dal dischetto.

Le pagelle del Manchester City

  • Ederson 6,5: Il colpo di testa di En-Nesyri lo sorprende, ma la colpa non è sua, vista la distanza ravvicinata che avrebbe lasciato pochissime possibilità a chiunque. Nella ripresa strozza due volte in gola l’urlo di gioia a En-Nesyri, ipnotizzato.
  • Walker 5,5: Alterna cose buone a interventi meno puntuali, soprattutto in avvio di secondo tempo, quando dalle sue parti Ocampos sembra poter fare quello che vuole. Rigore con il brivido, con Bounou che tocca, ma non riesce a opporsi.
  • Akanji 5: Gara in affanno fin dai primi minuti, che lo porta a condizionare la tenuta difensiva del City. Il tedesco non ha colpe sul gol, ma le cose buone dalle sue parti si contano sulle dita di una mano.
  • Gvardiol 5,5: Non impeccabile in occasione del vantaggio Siviglia, legge male la situazione non riuscendo a mettere una pezza all’errore di Aké.
  • Aké 5,5: Buone cose alternate ad errori che rischiano di essere sanguinosi. Dalle sue parti si passa quasi sempre. Può respirare quando il City alza il baricentro. Le giocate migliori le fa quando si spinge in avanti, ma Bounou gli nega la rete con due grandi interventi, uno per tempo.
  • Rodri 6,5: Match winner della finale di Champions League, l’assetto del Siviglia complica le cose. Gioca di personalità, provando a crearsi gli spazi dove non ci sono. La qualità non manca e aiuta. L’assist per il pari di Palmer ne è prova limpidissima.
  • Kovacic 5,5: Prova a dare sostanza alla mediana del City, non disdegnando qualche tentativo di inserimento che, però, resta tale, visto che l’ex Chelsea e Inter non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso. Trasforma il suo penalty con freddezza.
  • Palmer 6,5: Un assist che Aké non trasforma in rete solo per la grande risposta di Bounou. A inizio ripresa, nel momento più complicato, rimette in equilibrio il risultato con un colpo di testa morbido che vale il momentaneo 1-1. Dall’84’ Alvarez 6: Rigore perfetto sotto il sette, con portiere da una parte e palla dall’altra.
  • Grealish 6: Nel primo tempo è tra i più propositivi. Dalle sue parti, il City batte con costanza. Cross e tentavi apprezzabili, ma non irresistibili. Rigore centrale, ma efficace.
  • Foden 5,5: Si accende solo a tratti. Il Siviglia gli concede poco spazio per respirare e la qualità marchio di fabbrica resta per larghi tratti inespressa.
  • Haaland 5: Ancora una volta, come spesso gli capita in una finale, finisce fuori dai radar. Pochissimi i palloni giocabili, ma quando la sfera transita dalla sua zona di competenza ci mette del suo. Dal dischetto è, però, freddissimo, spiazzando Bounou.

Le pagelle del Siviglia

  • Bounou 6,5: Sempre attento e preciso nelle uscite, chiude lo specchio ad Aké con un intervento da capogiro che tiene in equilibrio il match.
  • Navas 6,5: Prova di grande personalità e sicurezza per l’esperto esterno spagnolo, che intercetta spesso e volentieri le linee di passaggio del City ed evita il peggio. Grealish crea qualche grattacapo, ma è fisiologico che sia così. Esce stremato dopo una prova in cui dà letteralmente tutto. Dall’82’ Montiel 6: Dopo aver deciso la finale mondiale, dal dischetto non sbaglia.
  • Badé 6,5: Chiusure e interventi che lo vedono giganteggiare al centro della retroguardia rossa.
  • Gudelj 6: Palmer lo sorprende alle spalle e insacca il punto dell’1-1, macchia su una prova largamente sufficiente. La lotteria dei rigori non lo premia, con la traversa che condanna il Siviglia.
  • Acuna 6,5: Il City non disdegna il gioco sulle fasce e lui accetta la sfida. Difensivamente qualcosa lo concede, ma il cross al bacio per En-Nesyri è una perla del campione del mondo.
  • Jordan 6,5: Ordine, gamba e fisicità per una gara che lo vede interprete perfetto di un copione che impone di soffrire.
  • Rakitic 6,5: Salvifico in più di un’occasione, dà una mano in difesa e sfrutta la sua visione per far ripartire i suoi. Non sbaglia dal dischetto.
  • Ocampos 6,5: Un po’ in ombra nella prima frazione, in avvio di ripresa si accende avviando il contropiede che En-Nesyri spara su Ederson con un giocata da applausi che lascia sul posto Walker. Perde un pallone pesante che Palmer non riesce a capitalizzare. Spiazza Ederson dal dischetto.
  • Oliver Torres 6: Prova di sacrificio che lo vede spesso arretrare il suo raggio d’azione. Qualche spunto interessante non manca, ma nulla per cui valga la pena strapparsi le vesti. Dal 73′ Juanlu 5,5: Entra quando c’è da soffrire, ma non si tira indietro, lottando e non tirando mai indietro la gamba. Rischia molto affondano il colpo su Gvardiol.
  • Lamela 6,5: Corsa e movimento, ma anche grande abnegazione e sacrificio, che lo portano a essere in ogni parte del campo. Spara male da buona posizione. Dal 92′ Suso sv.
  • En-Nesyri 6: Un gol che lo conferma come centravanti di grande livello. A inizio ripresa, tiene a galla il City sparando centrale su Ederson l’assist perfetto di Ocampos che gli spalanca la porta. Stessa sorte dopo il pari di Palmer, con Ederson che lo chiude in uscita. Errori che penalizzano pesantemente il voto finale. Dal 92′ Rafa Mir 6: Gran bel rigore per lui, specialista entrato proprio per questo.

La pagella dell’arbitro

François Letexier 6: Il fischietto francese dirige la finale con attenzione e . Perfetto solo il giallo a Badé sulla ripartenza di Haaland, non era ultimo uomo e il rosso sarebbe stato eccessivo. Per il resto, davvero poco da segnalare, con zer0 episodi dubbi a semplificare il compito.

Il nostro super TOP

Chi vince ha sempre ragione e, così, nonostante l’ottima prova del Siviglia, la palma di migliore in campo se la spartiscono i due che confezionano il pareggio del City, vale a dire Rodri e Cole Palmer. Il primo pennella l’assist perfetto, il secondo colpisce con un colpo di testa delizioso, che sorprende Bounou e spalanca la strada alla prima Supercoppa europea della storia degli azzurri di Manchester.

Il nostro super FLOP

L’altra faccia della medaglia è Erling Haaland, che durante la premiazione Guardiola va a baciare, ma che nel corso del match finisce per eclissarsi. Il suo peso in area favorisce l’inserimento di Palmer, ma è davvero poca roba per uno il gigante norvegese.

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