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Panatta sicuro: "Una finale tutta italiana è possibile. Sinner può perdere solo da Alcaraz, e forse Musetti..."

Adriano Panatta crede fermamente nella possibilità che Sinner e Musetti possano sfidarsi in finale. "Djokovic con Zverev poteva vincere, contro Jannik non ha chance"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ormai è un po’ come il tiro al piccione: tutti si lanciano in pronostici, tutti mirano a delineare scenari e situazioni. Anche se quando a farlo è Adriano Panatta, se l’argomento è il tennis, un minimo di attenzione è ben sempre darla. Così, a meno di 24 ore da una giornata storica per il tennis italiano, con due italiani pronti a giocarsi le semifinali di un torneo dello slam, il vincitore del Roland Garros 1976 ha fatto capire di essere “moderatamente ottimista” sulle possibilità che Jannik Sinner e Lorenzo Musetti hanno nel provare a ritrovarsi l’uno contro l’altro nell’ultimo atto del torneo parigino.

Panatta sicuro: “Zverev vittima perfetta per Djokovic”

Panatta in realtà, nel podcast “La Telefonata”, prodotto da Fandango in collaborazione con “Tennis Italiano”, è voluto ripartire dalla sfida che ha visto Novak Djokovic battere Sascha Zverev nei quarti, servendosene per spiegare perché a suo modo di dire tra Sinner e il serbo non ci sarà storia.

Zverev è perfetto per affrontare Djokovic, perché il tedesco non sa variare il gioco e ha un solo piano partita. Per carità, ha un buon servizio e col rovescio sa farsi sentire, ma il dritto non lo colpisce come si deve e quando scende a rete sono dolori. Nole sapeva perfettamente dove avrebbe tirato Zverev e lo ha atteso al varco, permettendogli di fare molta meno fatica. Insomma, il tedesco è uno che raramente riesce a sorprenderti, e dunque rappresentava l’avversario ideale per Djokovic”.

Che a detta di Panatta non ha la forza e tantomeno le capacità allo stato attuale di potersi mettere tra Sinner e la voglia di conquistare la prima finale a Parigi. “A mio avviso, Jannik ad oggi può perdere solo da Alcaraz e al massimo da Musetti, se in giornata”.

“L’Italia di oggi come la Svezia dei tempi di Borg”

Proprio la crescita esponenziale di Musetti è l’altro argomento tanto caro all’ex capitano di Davis. “Oggi Lorenzo vale i migliori al mondo, specialmente sulla terra. Pensare a una finale tutta italiana non è un qualcosa di campato per aria, ma piuttosto una possibilità concreta. Stiamo vivendo un periodo bellissimo, il tennis italiano non è mai stato così in salute. Mi ricorda un po’ la Svezia degli anni di Borg, quando c’erano tanti altri giocatori svedesi che riuscivano a competere al meglio su tutte le superfici”. Con Sinner nelle vesti del grande Bjorn.

“Jannik contro Bublik ha dimostrato di essere oggettivamente fuori portata per chiunque. Ripeto, solo Alcaraz e forse Musetti potrebbero costringerlo alla resa in questo momento della carriera. Bublik contro Draper ha disputato una gran partita, ma pensare che potesse ripetersi contro Sinner era fantascienza, perché per battere Jannik ci vuole ben altro”.

Ma per sognare un derby italiano sullo Chatrier non c’è alcun limite: Panatta ci crede, l’Italia del tennis ci crede. Con Musetti (che giocherà alle 14, Sinner alle 19) che potrebbe dare la carica a Sinner per provare a scrivere una volta di più la storia.

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