In questa giornata celebrativa, per quel che verte la quantità di medaglie arrivate dagli azzurri del nuoto, le Paralimpiadi parigine coincidono con le aspettative che avevano accompagnato la vigilia. Le conferme sono arrivate, senza incertezze. E con esse le soddisfazioni, le dichiarazioni che non offrono una narrazione diversa dalla realtà che ci viene propinata dalla strettissima attualità e dall’impatto, devastante, delle sue conseguenze.
Tra le dichiarazioni dei nostri, campioni medagliati, a rompere il silenzio sull’orrore della guerra intesa nella sua complessità è Lorenzo Bernard che ha condiviso, forte del suo bronzo, il suo vissuto. Una testimonianza autentica, che trascende la dimensione sportiva.
- Paralimpiadi Parigi 2024: bronzo per Bernard
- Le dichiarazioni contro la guerra e la lotta alle mine
- L'associazione vittime civili di guerra e la testimonianza
- Valangata di medaglie nel nuoto
Paralimpiadi Parigi 2024: bronzo per Bernard
Ha scelto di approfittare della risonanza mediatica derivante dal suo successo, il terzo posto ottenuto in tandem con la sua guida Davide Plebani e la medaglia numero 600 della storia paralimpica italiana, un risultato centrato nell’inseguimento indivisuale 4000m B di ciclismo su pista. Un premio alla sua preparazione e a questa disciplina paralimpica, dopo tanti successi centrati giovedì nel nuoto, nonostante le polemiche che stanno accompagnando anche le Paralimpiadi per via della Senna.
Come abbia perso la vista Bernard, torinese di Susa, 27 anni lo ha descritto con una semplicità e chiarezza inequivocabile: aveva 15 anni quando si imbatté in quell’ordigno della seconda guerra mondiale che aveva scambiato per altro in un campo coltivato. L’esplosione fu disastrosa e Lorenzo perse la vista a causa di una bomba risalente a 70 anni prima.
Le dichiarazioni contro la guerra e la lotta alle mine
Le conseguenze della guerra, per un ragazzino di 15 anni, sono evidenti: “Questa medaglia era il sogno da quando ho avuto l’incidente e ho sempre voluto vincere una medaglia alle Olimpiadi nello sport, in qualunque sport. Io e Davide abbiamo lavorato per questo dal primo giorno in cui ci siamo incontrati”, ha detto a Rai Sport.
A chi ha dedicato questo traguardo? “La voglio dedicare a tutti quelli che mi hanno supportato, a Davide, alla mia famiglia, alla mia società e mia nonna che da lassù che mi ha dato una mano”.
L’associazione vittime civili di guerra e la testimonianza
Bernard fa parte dell’associazione vittime civili di guerra, la cui sede piemontese è presieduta da Nicolas Marzolino, l’amico che nel 2013 rimase ferito nel medesimo incidente. Come ha più volte raccontato lo stesso campione, aveva 15 anni quando si verificò l’incidente che ha cambiato tutto: un evento tragico legato a un evento passato, ma che a distanza di decenni ha avuto le sue drammatiche conseguenze su di lui e il suo amico al pari di quanti vivono con cadenza quotidiana, nei paesi in guerra, il rischio di mutilazioni scaturite da mine e ordigni.
Negli anni successivi a quel giorno, Bernard si è consacrato alla divulgazione e alla prevenzione oltre allo sport praticando atletica, sci alpino e soprattutto canottaggio, dove ha ottenuto grandi risultati prima di approdare al ciclismo. La riabilitazione gli ha consentito di trovare una strada nuova, che forse non aveva valutato nelle sue potenzialità.
Nel 2020, a Parigi, Lorenzo ha registrato il record mondiale di pararowing indor, nel 2021 è arrivato quinto alle paralimpiadi di Tokyo. Poi è passato al tandem di paraciclismo, dove si è ritagliato un ruolo da protagonista internazionale.
Una testimonianza vera, autentica e di enorme valenza per un ragazzo che ha parlato di pace in un tempo segnato da conflitti che si stanno consumendo alle porte dell’Europa, del nostro Paese.
Valangata di medaglie nel nuoto
In una giornata di enorme euforia e soddisfazione, il suo bronzo si aggiunge alle medaglie del nuoto. Le prime medaglie d’oro per l’Italia sono arrivate dallo squadrone con Carlotta Gilli nei 100 farfalla S13 (ipovedenti), che ha bissato quello vinto a Tokyo sulla stessa distanza e Francesco Bocciardo sui 200m sl S5, al suo terzo oro in tre Giochi consecutivi che ha ammesso “Non pensavo di farcela, è bellissimo”.
Da aggiungere al medagliere l’argento per Simone Barlaam (400m S9) ed Efrem Morelli (50m rana SB3), bronzo per Vittoria Bianco (400m sl S9), Angela Procida (100m dorso S1) e Monica Boggioni (200m sl S5).