Era passata la mezzanotte quando la versione inglese dell’originale francese “Comme d’habitude” di My Way ha chiuso le Olimpiadi di Parigi prima dei fuochi d’artificio sullo Stade de France ma anche stavolta, sia pur in misura assai minore rispetto alle polemiche suscitate dalla cerimonia di apertura dello scorso 26 luglio, non sono mancate critiche e commenti velenosi.
Stade de France gremito per cerimonia di chiusura
Diciassette giorni dopo lo show che inaugurò le Olimpiadi tra omaggi al mondo queer e parodie al limite della blasfemia si sono chiusi i Giochi di Parigi che tra emozioni, medaglie e polemiche (dalla Senna inquinata agli arbitraggi passando per il cibo delle mense e i casi delle atlete intersessuali della boxe) hanno coinvolto tutti. Gremito lo Stade de France per la cerimonia di chiusura che si è aperta con ‘Sous le ciel de Paris’, ‘Sotto al cielo di Parigi’, il celebre brano di Edith Piaff, interpretato sotto alla mongolfiera dorata con la fiamma olimpica che brilla da quindici giorni nei Giardini delle Tuileries.
Lo show di Tom Cruise
Uno spettacolo abbastanza noioso e prevedibile, con coreografie che rimandavano all’Antica Grecia e alle radici dei Giochi: l’inno di Apollo, Nike dea della vittoria, i cinque cerchi. Poi le canzoni che hanno fatto da antipasto al gran finale quando è arrivato Tom Cruise in versione Mission Impossible, a sancire il simbolico passaggio di consegne tra le Olimpiadi di Parigi 2024 e quelle di Los Angeles 2028. La star di Hollywood ha preso in consegna la bandiera olimpica, dopo essersi lanciato dal tetto dello Stade de France ed essere sfrecciato via in sella a una moto (senza il casco) attraverso le strade di Parigi.
Quante critiche sul web
Quasi tutte di segno negativo le reazioni degli spettatori sui social. Dal “boicottaggio” agli atleti italiani all’atmosfera horror di alcuni passaggi il popolo del web si ribella: “Mi sembra di vedere il peggior incubo di Orwell. Hanno inscenato un futuro teatro animato da persone senza volto, lo stadio immerso nel buio con brani angoscianti. Si ode la voce metallica dello speaker, come in 1984. E il cavaliere che scende dal cielo è uno strano ibrido tra uomo e animale dorato. Poi appaiono « spettri » ancora una volta con il volto mascherato, appaiono tra la nebbia. Questo è l’inferno di Dante. Questa non può essere la cerimonia di chiusura dei giochi olimpici. Sconcertante eppure tristemente emblematico del messaggio che ci vogliono mandare. Abbiate paura, il futuro è distopico” e poi: “Mai vista una cerimonia di chiusura tanto brutta” e anche: “Su Rai2 trasmettono la CERIMONIADICHIUSURA. Sul 49, per fare un’equa concorrenza, Mediaset trasmette L’esorcista”.
C’è chi scrive: “Una trashata pazzesca. Abbiamo perso l’occasione di far vedere al mondo come si organizza una cerimonia degna. Atleti non pervenuti” e anche: “Capisco che le olimpiadi le hanno ospitate loro, ma far vedere praticamente solo gli atleti francesi mi sembra un’offesa per tutti gli altri paesi e anche: “In 3 ore di spettacolo riuscire a non inquadrare nemmeno un atleta italiano per mezzo secondo era un lavoro impossibile, ma la regia francese ce l’ha fatta. Un lavoro certosino, chapeau!” e ancora: “Dopo questa cerimonia il Rag. Fantozzi guarderebbe con occhi diversi La Corazzata Potemkin” e infine: “Poteva essere bellissima se non fosse stata la celebrazione della depressione”.