Origini campane e precisione svizzera: Silvana Stanco rende grande l’Italia con l’argento nel tiro a volo. L’azzurra si regala una giornata indimenticabile al Centro nazionale di Châteauroux finendo alle spalle di un’infallibile Adriana Ruano Oliva, che ha conquistato uno storico oro per il Guatemala.
- Trap femminile, l'exploit di Stanco nel segno di Jessica Rossi
- Metà campana, metà svizzera: chi è Silvana Stanco
- Tiro a volo d'argento: quando si dice una predestinata
Trap femminile, l’exploit di Stanco nel segno di Jessica Rossi
La delusione per la mancata convocazione ai Giochi di Rio del 2016 è ormai ampiamente alle spalle. Il primo assaggio a cinque cerchi Silvana lo ha avuto tre anni fa, in occasione di Tokyo 2020, e dopo aver centrato uno splendido bronzo ai Mondiali di Changwon 2018, in Corea del Sud. In Giappone l’atleta di origini irpine ma nata a Zurigo, in Svizzera, si è però dovuta accontentare del quinto posto. Tutt’altra storia ai piedi della Torre Eiffel. Alle Olimpiadi parigine è arrivata la definitiva consacrazione per Stanco, classificantasi al secondo posto con un punteggio di 40/50. Il risultato è straordinario, perché si tratta della seconda azzurra a medaglia nel trap dopo l’oro di Jessica Rossi nel 2012. Praticamente perfetta Adriano Ruano Oliva (45/50), che, oltre a essere salita sul gradino più alto del podio, ha anche stabilito il nuovo primato olimpico. Per il Guatemala si tratta del terzo oro della sua storia ai Giochi.
Metà campana, metà svizzera: chi è Silvana Stanco
Trentuno anni e la passione per il tiro a volo condivisa con la famiglia. Nata in Svizzera, Silvana vanta origini campane. Irpine, per la precisione. Da Sturno a Parigi, andata e ritorno. C’è da scommettere che il paese da poco più di 2.500 abitanti della provincia di Avellino si sta già agghindando a festa per celebrare l’impresa della sua beniamina. Del resto, Stanco è legatissima alla sua terra, dove fa scalo molto spesso per riabbracciare amici e parenti. Già di ritorno da Tokyo Silvana fu accolta calorosamente dalla sua gente, figuriamoci dopo un argento olimpico.
Tiro a volo d’argento: quando si dice una predestinata
Sì, perché la campionessa della Fiamme Gialle ha iniziato a frequentare il poligono fin da bambina, quando seguiva l’attività del padre. Strada tracciata. E un colpo di fulmine inevitabile. A 15 anni era già con un fucile in mano. Determinata. Meticolosa. Ambiziosa. Qualità che appartengono solo ai più grandi. Stanco si allena cinque volte a settimana sparando quasi 200 piattelli ogni giorno. Perché è così – attraverso l’impegno e il sacrificio – che i sogni prendono forma fino a diventare realtà. La tiratrice di origini irpine si è presentata ai Giochi di Parigi dopo il trionfo agli Europei di Larnaca del 2022: un successo dietro l’altro per una carriera al top.