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Paralimpiadi, Valentina Petrillo in semifinale e Manuel Bortuzzo si conferma nei 100m rana: medaglie azzurre di Plebani, Tarantello e Dameno-Tonon

Giornata ancora densa di soddisfazioni per l'Italia che a parigi conta di superarsi. Attesa adesso per gli appuntamenti serali con gli azzurri in gara

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Nel lunedì parigino, l’Italia delle Paralimpiadi gioisce per l’argento di Veronica Yoko Plebani il bronzo già centrato nell’arco e attende conferma delle buone sensazioni che sia Manuel Bortuzzo sia Valentini Petrillo hanno manifestato nelle rispettive discipline. Erano i più attesi, i più noti, i più mediatici se la questione può anche porsi complice la frequenza delle loro apparizioni.

Meno scontata, invece, la medaglia di bronzo comquistata da Daila Dameno e Paolo Tonon capaci di strappare un terzo posto per nulla banale alla Corea del Sud, che ci aveva fatto soffrire alle recenti Olimpiadi. Per non parlare, poi, dell’argento spettacolare di Veronica che ha centrato stamani l’obiettivo.

Argento Tarantello e Plebani e bronzo Dameno-Tonon

Veronica Yoko Plebani, 28enne bresciana di Gavardo, ha conquistato la medaglia d’argento nella prova di ParaTriathlon donne PTS 2 di Parigi 2024, dietro alla statunitense Hailey Danz, piazzandosi davanti all’altra americana Allysa Seely. Per l’azzurra è la seconda medaglia olimpica, dopo quella di bronzo che aveva conquistato a Tokyo 2020.

Mattinata vincente per il tiro con l’arco durante la sessione del mattino della terza giornata di finali all’Esplanade des Invalides, grazie alla coppia mista composta da Daila Dameno e Paolo Tonon. Battuti gli avversari della Corea del Sud, in una sfida davvero incerta. Soddisfazioni immani, fino ad ora, in attesa di quel che verrà.

Argento anche per Francesca Tarantello, 22enne padovana, ha conquistato la medaglia d’argento nella gara di ParaTriathlon donne PTVI (atleti ipovedenti, la sua guida è Silvia Visaggio), vinta dalla spagnola Susana Rodriguez. Bronzo alla tedesca Anja Renner.

Valentina Petrillo in semifinale 400m T12

Intanto vola in semifinale Valentina Petrillo, la quale ha corso le batterie dei 400 metri piani nella categoria T12, disabilità visive, diventando la prima atleta transessuale di sempre a gareggiare alle Paralimpiadi. Il tempo di 58 secondi e 35 centesimi è stato il sesto assoluto, quindi Petrillo si è qualificata alle semifinali di lunedì sera (alle 20:43): come ha ribadito ai microfoni di RaiSport, si è realizzato un sogno. “In cima, nello sport, deve esserci sempre la parola inclusione”, ha aggiunto Valentina che si è resa disponibile a numerose interviste, dopo il debutto sulla pista lilla.

A Dilei, in un’intervista esclusiva rilasciata alla vigilia delle Paralimpiadi, aveva risposto con una riflessione sul gap di genere e l’impegno contro le discriminazioni in ogni loro declinazione: “Le Olimpiadi sono state vietate alle donne fino al 1964 a Helsinki e che solo quest’anno abbiamo la reale parità di genere alle Olimpiadi: a Parigi avremo un numero pressoché pari tra uomini e donne in gara. Non è mai successo. Non ne parla nessuno, è una cosa che da’ fastidio, è un problema culturale relativo alla donna e alle possibilità della donna. Ha molte meno possibilità dell’uomo”.

“La mia corsa a Parigi 2024 porta tanti messaggi. L’importante è che si possa guardare alle persone transgender in maniera diversa. Abbiamo la grande possibilità di portare l’attenzione sul valore sportivo e non è poca cosa, visto che siamo sempre pesate del solito bollino, che vorrei che fosse finalmente eliminato dalle nostre vite, uscendo da quello che il mondo vorrebbe che noi fossimo.

Oggi spira un vento negativo nei nostri confronti, e questo fa male, anche gli attacchi di un mondo femminista estremista. Io sono convinta (e il mio posto a Parigi è già qualcosa di nuovo nel mondo dello sport) che le cose cambieranno e mi piacerebbe essere quel modello che è mancato a me”, la sua riflessione alla vigilia della partenza per Parigi.

La storia di Valentina Petrillo

Petrillo ha 50 anni e ha partecipato per la prima volta a una gara femminile nel 2020, a un anno circa di distanza dall’avvio del processo di transizione di genere: nel 2019 aveva cominciato infatti una terapia ormonale per la femminilizzazione.

La World Para Athletics, la federazione internazionale dell’atletica leggera paralimpica, ha esaminato il caso e ha stabilito che Valentina Petrillo potesse gareggiare con le donne, come è avvenuto e avverrà a Parigi. Stasera appuntamento con la semifinale. Nei prossimi giorni, inoltre, gareggerà anche nei 200 metri piani.

Esordio convincente per Manuel Bortuzzo

Passiamo al debutto, altrrettanto atteso, di Manuel Bortuzzo sceso in vasca nei 100 rana stamani, confermando la sua voglia di realizzare un obiettivo ambito ma fondamentale nel suo percorso nelle Paralimpiadi. Ha conquistato un ottimo secondo posto nelle batterie dei 100m rana categoria SB4, assicurandosi così una corsia nella finale in programma nella serata di oggi, lunedì 2 settembre.

Con un tempo di 1:43.32, il nuotatore azzurro si è piazzato alle spalle del greco Antonios Tsapatakis, che ha dominato la sua batteria, ma il risultato dell’azzurro è stato sufficiente per garantirgli l’accesso alla finale con il terzo miglior tempo complessivo. Appuntamento in serata.

Paralimpiadi, Valentina Petrillo in semifinale e Manuel Bortuzzo si conferma nei 100m rana: medaglie azzurre di Plebani, Tarantello e Dameno-Tonon Fonte: IPA

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