L’Atalanta è una macchina da guerra, non si ferma neanche al “Tardini” e va al comando della classifica almeno per una notte, insieme all’Inter. La Dea annienta il Parma con una grande prova di carattere e che porta nascosta sulle maglie la scritta “scudetto”. Protagonista il bomber Retegui, che sblocca il match, e poi il tuttocampista Ederson e il solito immarcabile Lookman. Per i ducali l’unica nota positiva è Cancellieri e un bel quarto d’ora nella ripresa, troppo poco per fermare i cyborg di Gasperini. Da segnalare il rientro in campo di Scalvini dopo il brutto infortunio.
- Parma-Atalanta, la cronaca del match
- Atalanta, si rivede Scalvini e fa 100
- Top e flop del Parma
- Top e flop dell'Atalanta
Parma-Atalanta, la cronaca del match
Il film della partita inizia con le solite battute: cross per Retegui e subito gol dopo appena tre minuti. Un’azione perfetta condotta dai nerazzurri e rifinita da un traversone pennellato di Bellanova. Il Parma risponde con Bonny, che si gira bene e dal limite fa partire un destro che esce di poco. La Dea accelera, aumenta la marcia e si porta per qualche istante sul doppio vantaggio grazie al gol di Lookman, annullato poi per fuorigioco.
I ducali fanno fatica, i nerazzurri arrivano da tutte le parti e sfiorano per due volte la rete: prima con Pasalic, che non arriva puntuale su un bel cross dalla destra e poi con Retegui, che stacca di nuovo più in alto di tutti e per poco non festeggia la doppietta. Passano pochi istanti e il bomber italiano cestina un’altra grande chance, con un girata di prima che non trova lo specchio. La squadra di Gasperini cerca il 2-0 e lo trova al 38′ con Ederson che deve solo spingere in rete il pallone dopo una leggera deviazione di Suzuki su cross di Ruggeri. Sul finire del primo tempo Carnesecchi nega il gol a Bonny con una parata miracolosa.
Pronti via con il secondo tempo e il Parma la riapre subito con un grande gol di Cancellieri, che elude l’intervento di Toloi e poi spacca la porta con un tiro fulminante. Lookman cala il tris al 71′ (grande assist di tacco di Ederson), ma la sua gioia dura nuovamente solo qualche istante: la sua rete viene nuovamente annullata per offside. Il nigeriano non si arrende e al 75′ chiude il match e segna il settimo gol del suo campionato, questa volta regolare, capitalizzando un bel cross di Cuadrado. Nel finale gli ospiti gestiscono e portano a casa i tre punti.
Parma-Atalanta: le emozioni del match
Atalanta, si rivede Scalvini e fa 100
Dopo 174 giorni è rientrato in campo anche Scalvini, dopo il grave infortunio al legamento crociato del ginocchio subito contro la Fiorentina lo scorso giugno. E taglia subito un grande traguardo: la 100esima partita con la maglia dell’Atalanta. Una bella notizia per lui, Gasperini e anche Spalletti.
Top e flop del Parma
- Cancellieri 7 – Spesso è troppo frenetico, ma quando si illumina dà fastidio alla difesa avversaria. Riapre la partita con una grande giocata.
- Benedyczak 5 – Sembra un intruso nello scacchiere di Pecchia: non riesce ad entrare in partita e a fine primo tempo resta sotto la doccia.
- Delprato 5 – È meno preciso del solito e soffre molto Retegui, perdendolo spesso alle proprie spalle. Ha un duro compito e non lo supera.
Top e flop dell’Atalanta
- Retegui 7 – Quando stacca in area non c’è partita e il finale è quasi sempre lo stesso, con i tifosi dell’Atalanta pronti ad esultare.
- Ederson 7 – Gasperini lo chiama Dobermann e abbiamo capito il perché. Sbrana gli avversari, recupera tanti palloni e fa volare solo con lo sguardo chi si trova sulla sua zona.
- Bellanova 7 – Sulla sua personale agenda compare in grassetto la parola “assist”. Poi quando accende il motorino è difficile stargli dietro.
- Lookman 7 – A tratti sembra fare degli esercizi e salta gli avversari come se fossero i birilli in allenamento. Litiga con il Var, ma alla terza occasione può festeggiare con il resto della squadra,
- Toloi 5.5 – Ancora non è al massimo della forma e si fa girare troppo facilmente da Cancellieri in occasione del gol. Ha bisogno di mettere benzina per tenere il ritmo dei compagni.