«Segno in tutti i modi. Queste sono le mie caratteristiche: l’anno scorso ho segnato di destro, di sinistro e di testa, destro, sinistro. Cerco di essere più completo che posso. Le mie caratteristiche le metterò a disposizione del mister quando mi chiamerà in causa. Mi descrivo come un giocatore molto potente, fisico, forte nei duelli aerei e a terra. Un attaccante che in carriera ha sempre cercato di sfruttare al meglio le occasioni che gli capitavano». Queste parole Mateo Pellegrino le aveva pronunciate dopo il suo arrivo a Parma nel mercato di gennaio. Il bomber classe 2001 non bluffava. Oggi è entrato nella ripresa nella gara col Toro e ha salvato Chivu con una doppietta.
I due gol di Pellegrino
Subentrato a Bonny al 55′ Pellegrino ha trovato il primo gol in Italia dopo 5′ dal suo ingresso in campo, agganciando e girando in rete col sinistro un cross basso di Valeri. Nel finale di gara, poi, ecco la doppietta con un colpo di testa sul primo palo su angolo di Hernan. Proprio vero, segna in tutti i modi.
Chi è Mateo Pellegrino
Si chiama Mateo come Retegui, nome da bomber evidentemente: è argentino con passaporto spagnolo. Figlio d’arte, il padre Mauricio Pellegrino – ex difensore di Barcellona, Valencia e Liverpool – ora tecnico del Lanus in Argentina ha allenato in carriera Valencia, Estudiantes, Independiente, Alaves, Southampton, Leganes, Velez, Universidad de Chile e Cadice ed è stato il secondo di Benitez all’Inter nei pochi mesi di Rafa in nerazzurro: «Sono sempre stato insieme a papà nelle sue esperienze: quando era il vice di Rafa Benitez all’Inter, abitavo a Como. Poi, sono stato anche in Spagna e in Italia: all’inizio non mi piaceva tanto spostarmi di Paese in Paese, ma ora lo ringrazio molto perché così ho imparato 4 lingue e tante culture diverse».
Quanto è costato Pellegrino
Mateo è stato acquistato in inverno per 2 milioni di euro più il 50% sulla futura rivendita dal Velez dove l’anno scorso ha vinto il campionato, segnando un gol in 14 presenze per un totale di soli 163 minuti giocati. Le altre 15 reti da professionista le ha realizzate in 53 presenze con l’Atletico Platense.
Gli idoli sono Ronaldo e Haaland, parla tre lingue (inglese, francese e spagnolo) ma l’italiano lo sta studiando con l’aiuto dei compagni connazionali Estévez e Valenti. Il sogno è di seguire le orme di Hernan Crespo, che col Parma ha segnato valanghe di gol: «Può essere un’ispirazione – ammise lui – è stato un giocatore molto importante per il Parma. Lo ricordo anche quando giocava al Milan e al River. Mi auguro di poter far bene come lui!».