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Pasquale Bruno 'smonta' Dybala

L’ex difensore di Juventus e Torino, Pasquale Bruno, spiega: “Oggi i calciatori sono dei fighetti. I social hanno rovinato tutto”.

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Pasquale Bruno 'smonta' Dybala Fonte: (C)Getty images

E’ considerato uno dei difensori italiani più duri di sempre, un centrale che nel corso della sua carriera si è ‘guadagnato’ oltre cinquanta giornate di squalifica, oltre ad un soprannome che lo accompagnerà per sempre: O’ Animale.

Pasquale Bruno è stato tra i grandi protagonisti del calcio nostrano tra l’inizio degli anni ’80 e la fine degli anni ’90, un calcio il suo fatto di tanta grinta, centinaia di interventi rudi, ma anche di un romanticismo che oggi non c’è più.

Lo stesso Bruno, in un’intervista rilasciata a ‘Repubblica’, ha ricordato il suo approdo alla Juventus nel 1987, avvenuto dopo un incontro con Boniperti“Neppure mi disse quanto mi avrebbe dato di stipendio, firmai in bianco, mi voleva anche l’Inter ma non c’era partita. Oggi nessun giocatore farebbe una cosa simile, neanche l’ultimo dei pivelli. Noi eravamo matti e romantici”.

Secondo l’ex difensore di Juve e Torino, i giocatori della sua epoca erano anche più forti di quelli di oggi. “Senza dubbio, da ogni punto di vista. Umano e tecnico. Io affrontavo Maradona o Van Basten, Careca o Giordano. Oggi esistono due fuoriclasse, Messi e Ronaldo, il resto è roba appena normale. Quando sento dire che Dybala sarebbe un grande campione, sorrido”.

A detta di Bruno, Dybala non avrebbe le stimmate del campione. “Perché è solo un buon giocatore. Contro Vierchowod o Pasquale Bruno, modestamente, non avrebbe toccato palla”.

Dybala contro il Genoa ha messo a segno un goal bellissimo. Molto bello, per carità, e anche quello di Ronaldo: ma i difensori dov’erano? Pure Cristiano, contro i marcatori degli anni 80, avrebbe faticato”.

I calciatori di oggi sono molto diversi da quelli degli anni ’80. “Sono dei fighetti che postano foto davanti a un piatto di cozze. I social hanno rovinato tutto. Ma avete visto Ronaldo vestito in quel modo? Che pagliacciata. Oggi con qualche selfie diventi personaggio, noi ci facevamo il mazzo. Prima di Napoli-Juve, il vecchio Zoff mi diceva: “Prendine uno tra Maradona, Careca o Giordano, scegli tu”. E comunque facessi, sbagliavi”.

Una volta c’era la marcatura a uomo, oggi non si utilizza quasi più. “L’unico vero modo di essere difensori. Durante il lockdown ho rivisto le partite del Mundial 82, Italia-Argentina con Gentile su Maradona: diomìo! Se sbagliavi, sbagliavi tu, ora si dà la colpa alla linea difensiva. Bella la vita”.

Gli attaccanti una volta erano sottoposti a ‘trattamenti’ oggi difficilmente immaginabili. “Ai miei tempi per gli attaccanti era peggio, a noi difensori veniva concesso molto. Una volta Ramón Díaz andò dall’arbitro e gli gridò: “Bruno mi ha staccato la pelle!””.

Per il Bruno calciatore la vita quindi oggi sarebbe più semplice. “Non avrebbe bisogno di picchiare, sarebbe ammonito poco ed espulso mai. Giocherebbe d’anticipo. Non perderebbe certo il sonno contro Icardi, Belotti o Immobile. Vuoi mettere, Maradona? Non scherziamo, ragazzi”.

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