Massimiliano Bauducco, alias Jotaro, è un proplayer di Street Fighter, il famosissimo picchiaduro firmato Capcom. Si è avvicinato al gaming competitivo in un periodo particolare della sua vita: “Ho iniziato a giocare seriamente nel momento in cui uscì Street Fighter V, perché avevo appena perso il lavoro. Così mi sono detto: mi prendo una vacanza e comincio a giocare” – ha raccontato ai nostri microfoni.
Ed è subito entrato in contatto con la community romana, che si è resa disponibile a insegnare a Jotaro tutti i segreti del picchiaduro. “Ho cominciato a fare trasferte e tornei, migliorando sempre di più. Finché, anche grazie a un amico, ho trovato uno sponsor, VFL eSport, che mi ha permesso di fare competizioni in giro per l’Italia. Avere uno sponsor ti rende più tranquillo, soprattutto dal lato economico” – ha spiegato.
E a proposito di soldi… Questo sembra essere un tasto dolente per moltissimi player, soprattutto per quelli che approcciano al mondo dell’eSport per la prima volta. “Non avendo uno sponsor impatta parecchio, perché tra trasferte, alberghi e la permanenza nelle città dei tornei, non è facile addossarsi tutte le spese, soprattutto per i gamer che lavorano poco o non lavorano affatto, e non se lo possono permettere”.
In Street Fighter V veste i panni di Cammy White, tra le donne più affascinanti del gioco: da “doll” ad agente della Delta Red, ha abbandonato l’organizzazione di Bison per servire le forze del governo. Tra i player più forti che Jotaro ha sfidato, ricorda sicuramente Daigo Umehara, gamer professionista giapponese con cui si è scontrato a Colonia, e il coreano Poongko, entrambi ritenuti di “un livello veramente alto”. Ma chi vorrebbe davvero sfidare è Victor “Punk” Woodley: “Quando l’ho visto per la prima volta a un evento Red Bull un paio di anni fa, avevo capito che era un fenomeno” – ha commentato.
Ci salutiamo con un augurio che Jotaro fa a se stesso: “Mi piacerebbe arrivare a un livello tale per competere bene con i giocatori europei”.
HF4