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Perde le gambe in uno schianto: dopo 7 mesi è in pista

L'incredibile impresa di Billy Monger.

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Perde le gambe in uno schianto: dopo 7 mesi è in pista Fonte: ANSA

Solo 18 anni ma un carattere da fuoriclasse assoluto. Il pilota britannico Billy Monger sta commuovendo il mondo dei motori con la sua storia: il ragazzo, giovane promessa dei motori, lo scorso giugno durante un Gran Premio di Formula a 4 a Brands Hatch fu vittima di un terribile incidente, perdendo entrambe le gambe.

Il giovane pilota non si è dato per vinto e dopo una complicata operazione e una lunghissima riabilitazione ha provato a 7 mesi dallo spaventoso schianto a Oulton Park una monoposto della British F3, che è stata modificata dalla Carlin per permettergli di guidare solamente con l’uso degli arti superiori. Per il momento non sono stati rilasciati troppi dettagli sull’andamento del test: la sua speranza è poter prendere parte al campionato, una eventualità considerata utopia solo pochi mesi fa.

“Non pensavo che questo sarebbe stato possibile pochi mesi fa. La strada è ancora lunga ma l’obiettivo è più vicino. Grazie al team Carlin per averlo reso oggi possibile” ha scritto su Twitter Billy. “Stai facendo un ottimo lavoro. Siamo orgogliosi di essere parte del tuo cammino e speriamo di essere insieme sulla griglia della British F3” ha replicato la Carlin.

Il ragazzo in una intervista a Motorsport alcune settimane fa era apparso più determinato che mai: “Quando avevo otto anni guardavo in tv la Formula 1 ed ammiravo i migliori piloti del mondo. Non vorrei tuttavia essere frainteso. Sono stato lo scorso anno anche a Le Mans ed ho amato ogni singolo minuto di quella gara, ma nel profondo del mio animo il mio obiettivo è sempre stato quello di diventare un pilota di Formula 1 come Lewis Hamilton o Jenson Button”.

Il suo idolo è il pilota anglocaraibico, che lo ha ospitato nel box della Mercedes durante lo scorso Gp di Silverstone: “Credo che abbia una fama con i media che non corrisponde a quello che in realtà è. Ho trascorso del tempo con lui a Silverstone e si è comportato come avrebbe dovuto fare il mio idolo”.

“Mi ha trattato con rispetto, ha apprezzato i miei sforzi ed è stato al mio fianco solamente per farmi trascorre dei momenti piacevoli. Non avrei potuto desiderare di avere un’altra persona al mio fianco al Gran Premio di Gran Bretagna se non colui che ammiravo in tv da quando avevo otto anni. Gli sono grato. Siamo ancora in contatto e mi chiede come prosegue il mio percorso e quali sono i miei piani per il futuro. E’ stato fantastico e non posso che parlare bene di lui”.

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