PES 2019 è uscito sul mercato lo scorso 30 agosto, portando subito sui nostri computer e console un’esperienza di gioco pienamente realistica, pur non dotata di tutte le licenze ufficiali. Se tutti gli aspetti riguardanti gli aspetti teorici del titolo sono ormai pienamente noti a tutti gli appassionati, ecco una guida pratica per chi muove i suoi primi passi nel videogame calcistico di Konami.
PES 2019: ce n’è sia per chi ama il multiplayer che giocare in solitario
Iniziare è facile. Con la ‘partita veloce’ sarà possibile prendere confidenza col gioco e con le caratteristiche dei giocatori e delle rose a disposizione (e coi loro schemi) senza intaccare le proprie statistiche. Dopo aver preso la mano si può decidere di competere in multiplayer in una Lobby di amici o in una Divisione. Per chi preferisce giocare in solitario, le modalità Diventa un Mito e Campionato Master offrono ore di gioco alla ricerca del successo.
Il sistema di controllo di PES 2019 non si discosta dai parametri canonici della serie. Ai tasti frontali di PS4 ed Xbox One rispondono come di consueto le mosse essenziali in fase di possesso e non possesso. Su tiri e cross, a seconda del livello di pressione si avrà una maggiore o minore forza sulla palla. I tasti dorsali, invece, permettono di cambiare cursore o gestire lo scatto e il dribbling. Infine, con i tasti direzionali sarà possibile cambiare tattica.
La gestione della palla è rafforzata dal sistema Real Touch Impact, evoluzione del Real Touch+ di PES 2018. Lo stick analogico sinistro è il volante con il quale manovrare la sfera e, combinandosi con quello destro, permette di fare giochetti davvero niente male, specie con i giocatori più dotati. Quindi, il consiglio è quello di studiare bene le statistiche per decidere se sarà possibile sbizzarrirsi con la fantasia oppure optare per una più conservativa protezione del possesso palla.
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