E’ imbarazzante l’ultima disavventura capitata a Paul Pogba: l’ex centrocampista della Juventus non si è presentato ad una delle sessioni di allenamento del Manchester United perché dormiva beato a casa.
Pagato oltre 100 milioni di euro, con uno stipendio da 15 milioni l’anno, il francese non ha finora brillato nella sua esperienza inglese, ed anzi si è reso protagonista più fuori dal campo che nel rettangolo di gioco.
Ma l’episodio che ha riportato il Daily Mail è grottesco: all’indomani della vittoria dei Red Devils contro l’Arsenal, il 3 dicembre, al centro sportivo di Carrington comincia l’allenamento ma Pogba non risponde all’appello. Le telefonate vanno a vuoto, e il Manchester United preoccupato invia a casa del calciatore alcuni emissari per capire cosa fosse accaduto. Si tratta, riporta il Mail, di un “team di emergenza” che aiuta la squadra anche nelle piccole cose quotidiane come gestire le proprietà o facilitare i test antidoping.
Ebbene gli inviati trovano Pogba ancora a letto: il francese, che aveva dimenticato di aver un allenamento in programma, e nemmeno aveva sentito la suoneria del telefono, è stato buttato giù dal letto e portato al centro sportivo.
José Mourinho appena saputa la vicenda è andato su tutte le furie, e ha sospeso per tre gare l’ex juventino, rientrato solo in occasione della sfortunata trasferta di Carabao Cup contro il Bristol City.
“Per noi allenarci è come andare un giorno in ufficio. Probabilmente ci sono alcuni di loro che non vogliono nemmeno venire in ufficio”, aveva dichiarato Mourinho nella conferenza stampa successiva al ko. Una frase che aveva stupito molti, prima dell’indiscrezione sul transalpino rivelata dai tabloid.
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