Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Le preferenze differiscono di persona in persona e lo si è visto anche nel caso – perché di fatto il rischio che possa diventarlo c’è – che riguarda Paul Pogba e la Juventus.
Dopo l’infortunio al menisco del ginocchio destro riportato nel corso della tournée bianconera negli Stati Uniti, il centrocampista francese ha consultato diversi luminari della medicina mondiale, prima di fare la sua scelta, forse la più rischiosa. L’operazione infatti viene rimandata: Pogba si sottoporrà a una terapia conservativa per ‘tamponare’ un problema che potrebbe comunque aggravarsi, se il ginocchio del francese continuerà ad essere particolarmente sollecitato.
Il campione del mondo 2018 dovrebbe quindi tornare a disposizione di Allegri tra neanche 40 giorni, magari per la partita contro la Salernitana in programma l’11 settembre, come scrive La Gazzetta dello Sport. Uno scenario assai diverso rispetto a quelli che si sarebbero prospettati qualora si fosse deciso di seguire una delle altre due strade: la meniscectomia, ovvero l’asportazione del pezzetto di menisco danneggiato, che avrebbe comportato uno stop tra i 45 e i 60 giorni, e l’intervento di sutura, che avrebbe tenuto Pogba lontano dai campi per 3-5 mesi e obbligato il giocatore a rinunciare al Mondiale in Qatar.
La Juventus però vive con apprensione questa decisione del fuoriclasse francese, che avrebbe potuto sì saltare la prima parte di stagione, ma con la certezza di risolvere al 100% un infortunio delicato. Solo il tempo ci dirà se effettivamente la scelta dell’ex Man United si rivelerà lungimirante, oppure no.