La stagione di Pol Espargarò inizia a prendere una piega inaspettatamente negativa.
Dopo l’ottimo esordio nel primo Gp stagionale in Qatar, dove conquistò il terzo posto andando a podio, le successive gare non hanno portato miglioramenti, anzi, per Pol Espargarò i risultati sono andati peggiorando. Dodicesimo posto in Indonesia, fuori in Argentina sul tracciato di Termas del Rio Hondo e un tredicesimo posto ad Austin nel Gp delle Americhe.
Troppo poco per chi ancora cerca e sogna una vittoria in MotoGp. Troppo poco perchè il Team Honda Factory possa ancora puntare con fermezza su di lui in futuro.
I tanti problemi avuti in questo inizio di stagione da Espargarò, stanno portando i vertici HRC a guardare con un certo interesse al mercato e gli esiti potrebbero essere imprevedibili. Nonostante questo, il minore dei fratelli di Granollers ha le idee alquanto chiare sul futuro.
A 31 anni Pol ha ancora tanti kilometri da percorrere davanti a sé considerando che Valentino Rossi ha chiuso lo scorso anno la sua carriera a 42 anni. Certo con dinamiche e storie diverse: “il Dottore” è riuscito a restare incollato ai primi almeno fino alla prima metà della stagione 2020 e ha vinto 9 titoli del mondo, Espargarò, come detto, cerca ancora di salire sul gradino più alto delpodio per la prima volta in carriera.
Anche se non riuscirà a trovare il rinnovo con Honda l’obiettivo sarà proseguire con un altro team: “Adesso nello sport ci sono tanti atleti, come capita per esempio nel calcio, che stanno allungando la loro carriera sportiva, oppure abbiamo l’esempio di Valentino Rossi, che a 40 anni era ancora competitivo – dice Espargarò a Dazn -. Ovvio, Valentino è unico, non voglio paragonarmi a lui, ma vorrei almeno cercare di prolungare la mia carriera sportiva per altri 5 anni a grandi livelli: questo è il mio obiettivo“.
Il calendario adesso prevede lo sbarco in Europa: prima Portimao e poi Jerez. Due Gp che diranno molto sul futuro di Pol. Grazie all’arrivo in Honda ha forse avuto la più grande occasione per puntare al titolo iridato, ma non è riuscito a sfruttarla. Risultati che sicuramente deludono anche lo stesso pilota: “Sono una persona piuttosto esigente con me stesso e, quando fallisco, molte volte mi accorgo di non riuscire a godermi tutto ciò che la vita mi dà… cioè come posso essere su questa moto e non essere in testa alle gare?“. Il mercato al momento non porta grandi soluzioni anche se al momento, quello che è certo è che il ritiro dalla MotoGp non è certo una ipotesi a cui vuole pensare. “E’ normale che sia abbastanza nervoso per il rinnovo, ma vivo gara dopo gara e vedremo cosa succede”.