“Se un episodio così, dopo sei giornate di campionato, deve far urlare allo scandalo… Diamoci tutti una calmata, torniamo nei nostri ranghi”.
Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, interviene così sulle polemiche divampate dopo Juventus-Salernitana e il gol annullato ad Arkadiusz Milik. “L’immagine che è stata fatta vedere dopo (quella di Candreva più avanti di Bonucci, ndr) non era stata messa a disposizione. Esiste – ha ricordato il numero uno del calcio italiano – una produzione di immagini che non è dell’Aia, né degli arbitri, né del Var. Questa produzione ha messo a disposizione alcune immagini che sono state visionate e gli arbitri hanno visto quello che, purtroppo, poi si è rivelato un errore”. Per questi motivi, secondo Gravina “non hanno sbagliato né gli arbitri né il Var”. Il presidente federale ha quindi alzato uno scudo difensivo proprio sui direttori di gara: “Se noi pensiamo che il Var renda infallibile l’arbitro siamo fuori strada. Il Var – ha aggiunto – serve a ridurre al minimo il margine d’errore. Se ci sono degli errori cominciamo a riconoscere prima i nostri, poi pensiamo a quelli in capo agli arbitri”.
Ieri, lunedì, anche l’Aia aveva preso posizione su quanto successo in Juventus-Salernitana con una nota stampa: “Le immagini della telecamera che inquadravano il centrocampista granata (Candreva, ndr) non erano a disposizione del VAR, pertanto non erano fruibili”. Queste parole oggi, martedì, hanno scatenato ulteriori polemiche e anche titolo ‘forti’ e parole dure da parte di alcuni opinionisti. Per questi motivi, è intervenuto il numero uno del calcio in Italia invitando tutti a “darsi una calmata” e a tornare “nei nostri ranghi”.