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Qatar 2022, l'Iran effettua sei sostituzioni contro l'Inghilterra

Il colpo alla testa subito da Beiranvand avvia i sei cambi del CT Queiroz: il suo sostituto Hosseini subirà sei reti.

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Il debutto dell’Iran contro l’Inghilterra finirà agli archivi della storia del Mondiale per vari motivi, che vanno oltre il roboante 6-2 a favore di Harry Kane e soci: i 27′ di recupero, le 6 sostituzioni operate dal CT Queiroz e le bocche chiuse dei calciatori medio-orientali durante l’esecuzione dell’inno nazionale.

Episodio cruciale il colpo alla testa subito sullo 0-0 dal portiere Alireza Beiranvand, che nel 2018 era stato già protagonista delle cronache, avendo prima lanciato il pallone con le mani a una distanza di 61,28 metri (primato mondiale) e poi parato in Russia un rigore a Cristiano Ronaldo, regalando così alla sua squadra l’unico punto della manifestazione

Il CT dell’Iran Queiroz effettua sei cambi

Se la Nazionale dei Tre Leoni bagna il debutto scrollandosi di dosso qualche dubbio che aveva animato la vigilia, al punto da far circolare più di un nome come possibile sostituto di Southgate, e inserisce nel tabellino marcatori Bellingham, Saka, Sterling, Saka, Rushford e Grealish, l’Iran risponde effettuando sei sostituzioni.

La prima è a lungo rimandata, perché a Beiranvand occorrono 14′ per uscire dal campo dopo lo scontro col compagno di reparto Majid Hosseini: il numero 1 dei ‘Leoni di Persia’ prova a continuare, cambia la maglia sporca di sangue e smorza l’entusiasmo del collega Seyed Hossein Hosseini, in campo dal 19′.

Sono tutti operati nel corso della seconda frazione i cinque cambi successivi: al 1′ escono Cheshmi, Karimi e capitan Jahanbakhsh, sostituiti da Kanaani, Zatolahi e Gholizadeh, poi al 18′ Mohammadi è rilevato da Torabi e al 32′ la stella Azmoun prende il posto di Nourollahi.

Che cosa dice il regolamento FIFA

Assieme al fuorigioco semi – automatico, il sesto cambio permesso in caso di colpo alla testa / commozione cerebrale è una delle novità introdotte dalla FIFA a Qatar 2022: è una norma studiata per dare supporto ai giocatori e ai medici che intervengono in campo a valutare ed eventualmente a medicare l’infortunato.

E’ una regola presa in prestito dal football americano, attento da anni al tema delle cosiddette ‘concussion’: la commozione cerebrale può difatti verificarsi anche a distanza di ore dallo scontro di gioco, con conseguenze ancora peggiori per il calciatore.

L’Iran ascolta l’inno a bocca chiusa: le reazioni

Ma a fotografare la presenza dell’Iran a Qatar 2022 è soprattutto la presa di posizione dei giocatori sui diritti civili messi a tacere (si parla di 378 uccisi nelle rivolte seguite all’assassinio di Mahsa Amini) dal regime, espressa dal silenzio al momento dell’inno: la tifoseria iraniana si è divisa, al Khalifa Staium qualcuno ha applaudito, qualcuno esibito cartelli quali ‘Freedom for Iran’ o ‘Women, Life, Freedoom’, qualcun altro si è commosso, altri ancora hanno fischiato.

Queiroz ha commentato così: “I ragazzi non stanno vivendo una situazione ambientale semplice, sono esseri umani che giocano per il proprio paese e la propria gente. Di recente il mondo intero ci ha sostenuto, non capisco chi ci fischia allo stadio: rimanessero a casa, allora. Non ci serve il tifo di chi sta vicino solo quando si vince”.

Il prossimo impegno dell’Iran, qualificatosi in Qatar grazie a 8 vittorie in 10 incontri, sarà venerdì mattino contro il Galles, mentre a chiudere il raggruppamento e con ogni probabilità l’esperienza iridata numero 6 (terza di fila) sarà tra una settimana la gara contro gli USA.

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