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Razzismo e misoginia: il caso Egonu scatena il caos sui social

L’eliminazione della nazionale femminile di pallavolo torna ad aprire la polemica sulla portabandiera olimpica italiana che finisce nel mirino anche della politica

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L’eliminazione della nazionale di pallavolo femminile ha scatenato un vero e proprio caso sui social. L’Italvolley femminile non è riuscita a superare l’ostacolo Serbia ai quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Una brutta prestazione quella della squadra di Mazzanti, in una due giorni che ha visto l’eliminazione di tutte le squadre italiane ai Giochi.

Egonu nel mirino dei social

Paola Egonu, fortissima schiacciatrice della nazionale azzurra, è stata al centro delle polemiche anche prima dei Giochi olimpici. La giocatrice, su indicazione del Coni, era stata scelta come una delle atlete per portare il vessillo olimpico. Una scelta che aveva subito scatenato la reazione di alcuni politici e di tifosi che vedevano dietro questa decisione un po’ di buonismo.

La polemica è rimasta sopita per circa 10 giorni ma poi è tornata a esplodere in occasione dell’eliminazione della squadra di Mazzanti. La sua prova, pur positiva, non è bastata a portare l’Italia in semifinale e a scatenare la polemica ci ha pensato il politico Mario Adinolfi: “Sempre più convinto che la decisione di fare di Paola Egonu la vessillifera olimpica per ragioni extrasportive abbia nociuto alle qualità sportive della 22enne. Certi onori si concedono poi, Vanessa avrebbe meritato il riconoscimento e Egonu si sarebbe sentita meno star”.

Paola Egonu: esplode di nuovo il caso

Gran parte dei tifosi italiani si schierano però al fianco della giocatrice che a soli 22 anni è già riuscita a conquistare tantissimi risultati sia individuali che di squadra: “Magari prima di criticare la Egonu sarebbe opportuno ricordare che se la sua squadra è andata in Giappone è stata gran parte merito suo”. Mentre Giulia fa notare una disparità di trattamento: “I ragazzi hanno perso nel basket e nella pallavolo ma c’è stato silenzio. Ieri che ha perso la pallavolo femminile devo leggere le critiche alle Egonu. Sicuramente c’entrano razzismo e misoginia”.

Ma c’è anche chi ne fa una questione politica come Massimo che si lancia all’attacco del buonismo: “L’allenatore della pallavolo femminile, Mazzanti, ha osato criticare la santa gender martire Egonu: meno tweet e più concentrazione. Ovviamente lo stanno lapidando, omofono e razzista. Pagherà lui, la vanesia mediocre otterrà la sua testa”.

Razzismo e misoginia: il caso Egonu scatena il caos sui social Fonte: ANSA

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