La panchina della Fiorentina cambia padrone a un mese e mezzo dalla fine del campionato, ma a sorprendere sono le modalità. Dopo infatti che Stefano Pioli aveva resistito alle 48 ore di riflessione che la società si era presa dopo la clamorosa sconfitta interna di domenica scorsa contro il Frosinone, è stato lo stesso tecnico parmigiano a rassegnare le proprie dimissioni.
La notizia è giunta nella tarda mattinata di martedì. Pioli non avrebbe più ravvisato gli elementi per andare avanti nel rapporto con il club, da qui la decisione di lasciare, conseguenza, forse, anche del comunicato emesso dalla società lunedì, nel quale veniva chiesto “al tecnico di gestire questo momento con la competenza e la serietà che ha dimostrato nella prima parte del Campionato”. In mattinata i tifosi del gruppo della Fiesole ‘Unonoveduesei’ si erano pronunciati a favore di giocatori e tecnico, contro la società.
Nel pomeriggio di martedì è arrivata la nota dell’Ansa che riporta le prime parole di Pioli dopo il suo addio. L’accusa alla società è netta e evidente: “Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, ho sempre garantito nel mio lavoro professionalità, rispetto e massimo impegno: a malincuore oggi mi vedo costretto a dover lasciare, dimettendomi, poichè sono state messe in discussione le mie capacità professionali e soprattutto umane“.
Da tempo erano forti i rumors su un possibile esonero al termine della stagione per l’ex allenatore di Lazio e Inter, che era tornato con entusiasmo a Firenze nell’estate 2017 dopo i sei anni trascorsi da giocatore tra il 1989 e il ’95.
Dopo una prima stagione di assestamento il piano della società prevedeva di ridare l’assalto a un posto che valesse l’Europa League, ma in questa stagione qualcosa non ha funzionato. Troppi alti e bassi e poi il crollo di inizio primavera che ha portato i viola lontani dalle posizioni europee. La Fiorentina tornerà in campo domenica 14 aprile alle 14 in casa contro il Bologna.
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