Traccia il suo futuro in panchina Ribery, adesso collaboratore tecnico di Paulo Sousa alla Salernitana, ma pronto a cominciare la carriera da primo allenatore: “In 12 anni di Bayern Monaco ho avuto i migliori rapporti con Ancelotti, un uomo eccezionale, Heynckes e Hitzfeld; mi hanno fatto rendere al massimo perché la testa era libera da pensieri e potevo scendere in campo divertendomi come un ragazzino” spiega ai microfoni di Sports Bild il fantasista francese, convinto che un calciatore abbia bisogno di un rapporto extra-campo per dare il massimo.
Ci sono riflessioni su quei calciatori che han preso al Bayern Monaco il posto suo e dell’altro ‘guru’ Robben, Gnabry e Sané: “Chi indossa la maglia del Bayern Monaco deve avere il fuoco dentro, è una forma mentale; sono due ragazzi di grande potenziale, tecnici e veloci, e di un certo spessore umano. Penso possano migliorare ancora, hanno un bel tiro a disposizione: serve lavorare duramente per giocare in queste squadre, io stesso ho lottato per stare a lungo con loro. Lavoravo quotidianamente come un pazzo, volevo scalare il mondo; lo stesso Robben aveva il fuoco dentro, non conta solo avere un certo valore, ma voler migliorare giorno dopo giorno, spingendo sull’acceleratore”.