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Rientro vincente sui 100 metri per Marcell Jacobs

Al meeting internazionale di Savona buon ritorno per il campione olimpico che ha vinto in 9"99 la sua batteria, con però vento oltre il limite, e in 10"04 la finale: buoni riscontri cronometrici dopo il virus che l'ha colpito a Nairobi.

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A nove mesi e mezzo dal trionfo olimpico di Tokyo 2020 lo scorso 1 agosto Marcell Jacobs è tornato a gareggiare sui 100 metri, e lo ha fatto nel Meeting Internazionale di Savona, dove ha corso la sua batteria in 9″99, con vento di +2,3 m/s, quindi oltre il limite di 2 m/s consentito per l’omologazione in caso di record, e in 10″04 la finale (+0,3 m/s), ovviamente vincendo in entrambe le occasioni.

Un buon rientro per Jacobs dopo il virus che l’ha colpito a Nairobi

Tutto sommato è stato un buon rientro per il 27enne nato a El Paso, in Texas, e cresciuto a Desenzano del Garda, soprattutto considerando il fatto che meno di due settimane fa era stato colpito da un virus intestinale mentre si accingeva a rientrare in gara a Nairobi sulla distanza che l’ha consacrato nell’Olimpo, oltretutto era stato ricoverato in ospedale e non si sapeva se sarebbe riuscito a partecipare oggi al meeting di Savona.

Prossimo impegno per Jacobs a Eugene in Diamond League

Peccato perché due mesi fa a Belgrado Marcell aveva vinto il titolo europeo dei 60 metri indoor col record continentale in 6”41 e aveva dimostrato di essere già in ottima forma, quindi senza lo stop per il virus avrebbe potuto arrivare a questo punto della stagione in ben altra condizione. Oggi alle sue spalle si sono piazzati l’ivoriano Arthur Cissé in 10″10 e il francese Jimmy Vicaut in 10″12. Il prossimo impegno per Jacobs sarà quello in Diamond League di Eugene sabato 28 maggio, quando dovrà affrontare presumibilmente tutti i migliori del mondo.

Jacobs: “”Ho fatto fatica, speravo di andare meglio”

Ecco le dichiarazioni di Marcell Jacobs al microfoni della Rai subito dopo la gara di Savona.

“Ho fatto un po’ di fatica, pensavo di correre meglio rispetto alla batteria. Mi manca un po’ di brillantezza, pensavo che questa settimana senza allenamento potesse aiutarmi, ma questa è la prima dell’anno, c’è tempo per i Mondiali. Pensavo di correre meglio, anche tecnicamente. Dobbiamo migliorare. La settimana di Nairobi non è stata la migliore della mia vita, ma qui volevo esserci. Non sono riuscito a tirare fuori quello che sono di solito, soprattutto nella seconda parte di gara, devo lavorarci. A Eugene sarà una gara bellissima, anche più difficile dei Mondiali perché ci saranno tutti i migliori, mentre ai Mondiali ci saranno solo i migliori tre americani”.

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