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Rimpianti, retroscena e volti nuovi: Mancini e il futuro dell'Italia

Il ct dell'Italia fa il bilancio di un 2021 indimenticabile tra gioie e delusioni: "All'Europeo fatto qualcosa di enorme, ma adesso pensiamo ad andare al Mondiale".

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Il 2021 dello sport mondiale sta per andare in archivio con i suoi tanti eventi che lo hanno caratterizzato, in particolare quelli posticipati di un anno rispetto alla primavera-estate 2020, segnata in modo indelebile dalla prima ondata di Coronavirus, in particolare gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Tokyo.

Per l’Italia è stato un anno magico e forse irripetibile, con il record di medaglie ai Giochi e il trionfo degli Azzurri di Roberto Mancini ad Euro 2020.

Italia, Roberto Mancini torna sul trionfo ad Euro 2020

Il bilancio di Roberto Mancini non può comunque che essere positivo, se non lusinghiero, pensando anche al fatto che l’Italia è solita dare il meglio nelle difficoltà.

Intervistato da ‘Sky Sport’ il ct dell’Italia è tornato sulla magica estate azzurra e in particolare sulle emozioni della finale: “Sapevamo che avremmo dovuto fare un grande Europeo e di doverci mettere qualcosa in più per arrivare fino in fondo. In finale speravo di non arrivare ai rigori, dopo 120 minuti di fatica e davanti a 75.000 spettatori la maggior parte dei quali inglesi. Un po’ di paura c’è sempre ma sapevamo della spinta di tutta la nazione”.

“Vincendo abbiamo fatto una cosa straordinaria e reso felici milioni di persone e questa è la cosa più bella, di cui andiamo orgogliosi tutti. Però l’Europeo è alle spalle, ora bisogna pensare ad altro”.

Italia, i rimpianti di Roberto Mancini: “Mondiali 2022? Rimbocchiamoci le maniche”

Peccato che la parte finale dell’anno solare sia stata molto amara per l’Italia del calcio, tra la Nations League, con la sconfitta in semifinale contro la Spagna che ha interrotto la lunga imbattibilità da record, ma soprattutto il “suicidio” nel girone di qualificazione al Mondiale 2022, con il sorpasso in extremis della Svizzera volata in Qatar grazie al primo posto e i campioni d’Europa costretti a passare dalla tagliola dei playoff contro Macedonia del Nord in semifinale e poi una tra Turchia e Portogallo in finale.

Mancini non si nasconde: “C’è rammarico, ma questo è il calcio e questo è lo sport, del resto sapevamo che affrontare la Svizzera sarebbe stato difficile, anche se pensavo ce l’avremmo fatta. A volte meriti di vincere e non vinci, a Basilea abbiamo dominato, avremmo meritato di chiudere il girone molto prima, invece ci siamo lasciati andare e ora dobbiamo rimboccarci le maniche in vista degli spareggi. Ma io resto ottimista. Fortunatamente abbiamo ancora questa possibilità, dobbiamo fare il possibile per andare in Qatar”.

Mondiali 2022, Mancini apre a Joao Pedro e Zaniolo

In vista dei playoff, peraltro, i problemi da affrontare non sono pochi, a partire dall’assenza di spazi vuoti nel calendario per preparare le partite.

Mancini minimizza, ma apre alla possibilità di convocare nuovi giocatori. O talenti di ritorno come Nicolò Zaniolo: “Volti nuovi? Dipende anche dal momento del campionato, da chi sarà più o meno in forma, tanti sono ancora in fase di miglioramento: vedo un gruppo di 10-12 elementi che potrebbero tornarci molto utili. Ma prima dobbiamo qualificarci e comunque la cosa più importante sarà avere tutti i giocatori sani. 

Joao Pedro? Gioca in Italia da tanti anni, sappiamo che ha qualità tecniche elevate. Mi piace Zaniolo schierato seconda punta, ma ci sono tanti giocatori che possono crescere tanto e per me sarà importante andare al Mondiale”. 

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