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Roberto Renga: addio al protagonista di un giornalismo elegante

Si è spento all’età di 76 anni il noto giornalista di Perugia, con un grande amore per la Nazionale: a darne l’annuncio il figlio e un post pubblicato postumo

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Roberto Renga: addio al protagonista di un giornalismo elegante

Il mondo del giornalismo dice addio a Roberto Renga. Il giornalista aveva 76 anni e da tempo lottavo contro un male incurabile. Per oltre 50 anni è stato uno dei volti più noti del giornalismo sportivo con una grande passione per la nazionale che ha sempre seguito da vicino raccontandone le imprese e le vicissitudini su carta stampata, giornali e televisioni. Il suo è sempre stato un giornalismo fatto di idee, senza la ricerca spasmodica dello scoop a tutti i costi e soprattutto ha sempre dato la sensazione di non volersi allineare a niente e a nessuno.

Renga: l’annuncio della scomparsa sui social

A dare la notizia della scomparsa del giornalista originario di Perugia è stato il figlio Francesco che ha deciso di utilizzare Twitter: “Papà ci ha lasciati nel pomeriggio di oggi. Il suo ultimo tweet è postumo, pensato un anno fa. Data e luogo dei funerali saranno comunicati nella giornata di domani (oggi per chi legge, ndr). Da buon giornalista Renga ha voluto avere l’ultima parola anche in questa circostanza. Sui social del giornalista è infatti apparso l’ultimo messaggio, un epitaffio scritto dalla stesso Renga: “Non posso lamentarmi. Sono stato molto amato e molto odiato. Il mio perdono a tutti, meno tre”.

Renga: una carriera dedicata alla Nazionale

Negli ultimi anni Renga ha legato il suo cammino professionale a Radio Radio occupandosi delle due squadre della Capitale: Roma e Lazio. Ma nel corso della sua carriera non ha mai fatto mistero di essere un grande tifoso della Nazionale come dimostrano le 7 edizioni dei campioni Mondiali che ha seguito da inviato, insieme ai 7 Europei. Una vita passata al fianco della nazionale che lo ha portato a scrivere anche alcuni libri come “Una storia nazionale”, in cui ha ripercorso le tappe storiche della maglia azzurra, ma anche “La partita del Diavolo”, in cui racconta la tragedia dello stadio Heysel.

Renga: l’ultimo saluto dal mondo dei social

Tantissimi i ricordi e i saluti che sono arrivati nel corso delle ultime ore, tra questi c’è quello di Antonello Valentini ex ufficio stampa della Nazionale e poi direttore generale della Figc: “Roberto non faceva scontro, ma la sua onestà intellettuale, la sua arguzia e la sua professionalità rimarranno un patrimonio del giornalismo italiano. Con Roberto se ne va anche un pezzo della storia della nazionale italiana”. Su Twitter arriva il messaggio di cordoglio anche della Lazio: “Ci lascia una firma storica del giornalismo italiano, un grande professionista e una persona di valore”.

I social sono stati letteralmente invasi dai messaggi di cordoglio anche da parte dei suoi colleghi come Riccardo Cucchi: “Chi ha fatto questo mestiere sa che si vice insieme: negli stadi, negli alberghi, nei rari momenti di relax. Perché un Mondiale, un’Olimpiade sono fatica oltre che emozione. Roberto Renga era un inviato di classe. Un compagno di avventura, un amico”. Mentre Fabio Ravezzani scrive: “Sapevo che sarebbe arrivato questo triste giorno e lo sapevi anche tu quando mi parlavi serenamente delle due condizioni sempre più gravi e della gratitudine per chi ti curava. Mi mancherà tutto di te. La tua saggezza, la tua ironia, le tue battaglia a volte così partigiane”.

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