Non solo le polemiche sul tifo “caloroso” degli spettatori francesi per i propri idoli in questo Roland Garros, dove è tornata in auge anche quella sul calendario stabilito dall’ATP, attaccato prima da Casper Ruud e poi da Alex de Minaur, due delle teste di serie più alte ad aver già salutato il torneo che, senza voler trovare scuse per le loro sconfitte, sono tornati sull’annosa questione che da tempo è argomento di discussione nel tennis.
- L’attacco di De Minaur al calendario ATP
- De Minaur condivide le critiche di Ruud
- La soluzione proposta da De Minaur
L’attacco di De Minaur al calendario ATP
Dopo aver analizzato la sua sorprendente sconfitta da due set di vantaggio contro Alexander Bublik al Roland Garros, Alex de Minaur è voluto tornare sulla questione del calendario ATP, da molti – australiano compreso – considerato troppo lungo, affermando di non sentirsi tanto stanco dal punto di vista fisico, quanto da quello mentale: “Non è normale che negli ultimi tre o quattro anni abbia avuto due giorni di riposo dopo la Coppa Davis e sono andato direttamente alla pre-season e alla nuova stagione. Avrei potuto prendermi una settimana, ma la stagione inizia in Australia, che è il mio campo di casa e voglio fare bene. Una volta che inizi, non finisci prima del 24 novembre. È semplicemente un’esperienza senza fine. È la pura realtà”.
De Minaur condivide le critiche di Ruud
De Minaur ha poi ripreso le parole di Casper Ruud, che dopo la sconfitta contro Nuno Borges aveva attaccato l’ATP per alcune regole che obbligano i migliori giocatori del circuito a prendere parte a determinati eventi – tutti i Masters 1000 a eccezione di quello di Montecarlo per esempio – per non incorrere in penalizzazioni: “Come ha detto Casper, anche la mia classifica è composta da anche da zeri perché ero infortunato e non ho potuto giocare a Cincinnati, Montreal e Shanghai nel 2024. Queste sono semplicemente le regole del tour e la nostra situazione attuale”.
La soluzione proposta da De Minaur
Infine De Minaur ha lanciato una proposta per provare risolvere o per lo meno migliorare la situazione del calendario ATP. Una soluzione in un certo senso banale, ma certamente non di facile attuazione al momento, e che a suo parere potrebbe anche allungare la carriera dei tennisti, che di questo passo rischiano di ritirarsi precocemente perché esauriti a livello mentale a suo parere: “La soluzione è accorciare la stagione, perché quello che succederà è che le carriere dei giocatori si accorceranno sempre di più perché si esauriranno mentalmente, semplicemente per troppo tennis”.