In una lunga intervista concessa a ‘Marca’, Rafa Nadal ha cercato di allontanare la pressione in vista del Roland Garros, torneo in cui ha trionfato 13 volte. Con la 14esima vittoria diventerebbe il tennista più vincente della storia con 21 Grandi Slam, superando Federer. Dopo il successo a Roma, il campione spagnolo ci va cauto: “Questa vittoria non mi dà alcuna garanzia futura. Nella vita, bisogna sempre essere pronti a gestire cambiamenti improvvisi. Devi provare a cambiare il tuo futuro, mentre è inutile rimpiangere quello è già successo. Posso soltanto cercare di fare del mio meglio nei prossimi mesi. Il mio obiettivo era andare a Roma e vincere, per fortuna ce l’ho fatta”.
Nadal non vuole abbassare la guardia: “Questo successo però non mi dà alcuna garanzia in ottica futura. Lo stesso principio vale anche per i miei trionfi al Roland Garros. La vittoria ti dona serenità ed equilibrio, ma fra due settimane sarà tutta un’altra storia. Una volta passato il Roland Garros, inizierò a concentrarmi su Wimbledon. Allo stesso tempo, questa settimana a Roma resterà nella mia mente per il resto della mia vita. Pensare giorno dopo giorno, lavorare con entusiasmo e dedizione, queste sono le chiavi”.
In Francia Nadal resta il super favorito, visti i precedenti: “Parigi è forse il luogo più importante di tutta la mia carriera. Mi prenderò due giorni di riposo e poi lavorerò su alcuni aspetti che credo di dover migliorare”.
Dopo l’ultimo successo agli Internazionali, Nadal ha acquistato maggior fiducia con la vittoria sul suo rivale Djokovic: “Vincere ti dà sempre una spinta ulteriore e quello di Roma è un trofeo importante. Il mio bilancio sulla terra rossa è migliorato sensibilmente grazie a questo successo. Djokovic? Giocare contro di lui è sempre un onore. Non so se la finale di Roma possa influenzare il Roland Garros, ma non credo. Allo stesso tempo, non esistono soltanto gli Slam, non possiamo limitare la stagione soltanto a quattro tornei. Il circuito è molto di più. Ovviamente è meglio presentarsi a Parigi con questo trofeo sotto il braccio”.