José Mourinho e Roma, Caput Mundi: un binomio che si annuncia la più rilevante operazione di marketing e commerciale, oltre che calcistica, dell’era Friedkin. Complice un annuncio quasi inaspettato, ben celato dalle manovre sotterranee che hanno condotto alla soluzione definitiva, assodata la chiusura dei rapporti professionali con Paulo Fonseca, Mourinho è arrivato per suscitare quei facili entusiasmi che la nuova proprietà ancora non aveva destato nella Capitale.
Mourinho cerca casa: una villa sull’Appia o un appartamento in centro
Lo Special One è e rimarrà tale anche qui, tra Trigoria e la sua nuova dimora romana che stando alle ultime indiscrezioni si colloca nel centro storico, poco distante da Piazza Navona come espressamente richiesto dalla moglie, Matilde. Secondo quanto aveva riportate il Corsport a ridosso dell’annuncio non era ancora ben chiaro dove sarebbe andato a vivere il tecnico, per via di quelle esigenze familiari che Mou ha sempre ritenuto essenziali, anche se ormai i due figli sono adulti e hanno intrapreso un percorso lavorativo a propria volta autonomo, almeno per quanto riguarda la figlia maggiore, Matilde.
La nuova abitazione del tecnico giallorosso, però, non è mai stato un tema di poco conto almeno in queste ore per la Roma che verrà. Si doveva comprendere quale scelta, in base alla logistica e agli spostamenti nel noto traffico romano, risulteranno le opzioni migliori per un allenatore puntiglioso, quasi pignolo che ha fatto della sua presenza – ingombrante ma rassicurante – un carattere distintivo della sua esperienza.
Quindi le ipotesi già avanzate come quella di un appartamento in centro o una villa sull’Appia Antica, vicino a Smalling per intenderci o un appartamento confortevole e molto ampio sono state tutte valutate e soppesate, per lasciar prevalere la richiesta della moglie che vuole vivere e calarsi in una romanità autentica, ma discreta.
Albergo romano per Mourinho
Mourinho soggiornerà, nei primi tempi, in un albergo romano che per posizione e luogo gli consentirà di capire quale saranno le sue personali considerazioni e ottimizzare gli spostamenti, una questione che Mou si è posto e che avrebbe approfondito nei suoi colloqui con tanto di foto e mappe condivise con la proprietà.
Le scelte dei predecessori: case vicino al campo di Trigoria
Di solito, calciatori e allenatori hanno sempre preferito alloggiare in appartamenti o ville non distanti da Trigoria, nella zona Sud della città per evitare le implicazioni derivanti dai frequenti ingorghi romani e per la rete messa a disposizione di immobili delle precedenti proprietà.
Le eccezioni si contano: Fabio Capello viveva poco distante dal Circo Massimo, in centro ma non poi così lontano dal centro sportivo giallorosso. Luciano Spalletti, come tanti altri giocatori, aveva optato invece per l’Eur e poi per l’Infernetto; così anche tanti altri romanisti che si sono insediati tra il Torrino, Infernetto, Eur, Axa e Casalpalocco, quartieri che consentono di raggiungere Trigoria abbastanza velocemente.
Zone anche gradevoli, poco distanti dal campo e dal mare, ma che non hanno convinto Dan Friedkin, che ha preferito riservarsi una comoda soluzione ai Parioli, quartiere residenziale nel centro cittadino distante quel che basta da Trigoria. E dai suoi problemi.
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