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Roma, su Bonucci hanno vinto i tifosi: il web esplode, i precedenti da Signori a Guarin

I Friedkin si tirano indietro nella trattativa per l'ex Juve quando l'intesa sembrava a un passo, piazza decisiva sulla scelta, numerosi i precedenti

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

“Se qualcuno ha qualcosa da obiettare parli ora o taccia per sempre”. Detto, fatto. I tifosi della Roma hanno parlato e chiaramente, obiettando di tutto e di più sul matrimonio tra la Roma e Bonucci. Per strada come sui social. Risultato? Questo matrimonio non s’ha da fare. Interrotte le trattative quando pure la firma sembrava a un passo, cambiate le strategie sul mercato, si punta ad altri obiettivi, addio Leo.

I tifosi hanno influenzato Friedkin sul no a Bonucci

Una vittoria della piazza, a leggere i commenti sui social. Troppo rischioso forzare la mano: Bonucci viene visto ancora come uomo-immagine dell’odiata Juventus e in più l’età e un rendimento calante nel tempo, come testimoniano anche i sei mesi deludenti a Berlino, hanno contribuito a rendere ancor più convinto il no al giocatore.

Da Signori a Vucinic, quanti precedenti

Non è la prima volta che un affare che sembrava chiuso salta in extremis. Ricca di precedenti la vicenda. Due su tutti i più clamorosi. L’11 giugno 1995 l’allora proprietario della Lazio, Sergio Cragnotti, annuncia la cessione al Parma di Giuseppe Signori, simbolo della squadra e idolo del popolo biancoceleste. La notizia scatenò l’ira dei tifosi laziali, che si riversarono per le strade di Roma per manifestare tutto il loro sdegno per questa operazione: 4000 persone marciarono verso la sede del club, tra cori, manifesti e lancio di pomodori. In serata l’annuncio del presidente Dino Zoff pose fine alla questione, con Signori che rimase alla Lazio.

Nel gennaio 2014 Inter e Juventus apparecchiarono la tavolo per lo scambio Guarin-Vucinic. La Curva Nord si scagliò pesantemente contro Erick Thohir e contro l’allora dg Marco Fassone, chiedendo l’annullamento dello scambio e invocando l’intervento di Massimo Moratti. Tanta tensione, con un gran numero di supporters interisti riuniti sotto la sede del club in attesa di conoscere l’esito della trattativa: nel tardo pomeriggio, grazie anche alla mediazione dell’ex presidente nerazzurro, l’operazione saltò definitivamente, causando la dura risposta della Juventus, che definì “sconcertante” quanto accaduto.

I fan della Roma esultano per il ‘no’ a Bonucci

Intanto fioccano le reazioni sul web: “I tifosi vanno ascoltati, i tifosi vanno amati, i tifosi vanno difesi. I tifosi sono la Roma. Il mancato arrivo di Bonucci è la vittoria di tutti, avanti con due ideali: il giallo e il rosso” e poi: “Chiamateci provinciali, antichi, chiamateci come volete. Il calcio per noi è ancora una questione di rispetto e di valori. E alcuni calciatori devono stare lontano da questo club” e ancora: “Bonucci, i tifosi della Roma contano e spostano“.

I tifosi sono scatenati: “Giusto, perché rovinare un giocattolo, che già non è tutto unito. Bonucci al di fuori della Juve ha fallito ovunque e ha rovinato tutti gli spogliatoi” e poi: “la verità è che è un ex giocatore, sopravvalutato dall’aver giocato nella Juve con Chiellini e Barzagli. Punto” e anche: “In un gruppo coeso, unito, appoggiato quasi magicamente al di là dei risultati dalla gente, inserire un elemento che può spaccare l’armonia e la fratellanza non è una cosa intelligente”.

I tifosi giallorossi restano dubbiosi sul mercato di Tiago Pinto

C’è chi scrive: “Qualcuno dirà: ma la proprietà ascolta i tifosi, segno di debolezza…Non so se hanno ascoltato la piazza o meno, di certo è che se Tiago Pinto avesse preso l’ennesimo ex giocatore sarebbe stato da internare. Perchè per me il problema non è tanto i trascorsi, ma l’essere scarso” e ancora: “chi tifa sola la maglia non ci avrebbe mai messo dentro Bonucci...se la società ha ascoltato la piazza ha fatto non bene ma benissimo, una spaccatura sarebbe stata deleteria e prevenirla è un grande merito” e infine: “Ambiente e fattore tecnico qui vanno a braccetto. Prendi ex giocatore, odiato, non capendo che è un suicidio. Abbiamo già preso calciatori “odiati”, ma a parte alcuni casi famosi, la tifoseria non ha “protestato” oltremodo. Ma quelli erano almeno calciatori, questo non più”.

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