La Roma si conferma terza in classifica , ma lo 0-0 di Benevento alimenta solo i rimpianti . La squadra capitolina si porta infatti solo a +1 su Atalanta e Lazio (ora quarte in classifica) e a +2 sulla Juventus (che potrebbe controsorpassare domani battendo il Crotone). E i motivi per prendersela con se stessi nascono dal dominio della ripresa al Vigorito , dove i padroni di casa giocano oltre mezz’ora in inferiorità numerica .
Grossa emergenza per la Roma in difesa , con Fonseca costretto a riaffidarsi a Fazio e ad arretrare Spinazzola nei tre, con Bruno Peres davanti a lui a tutta fascia. L’abbondanza è invece in avanti, dato che giocano Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Borja Mayoral mentre Dzeko , El Shaarawy e Pedro partono dalla panchina. Ma l’inizio della partita è subito complicato.
Dopo una prima iniziativa di Mayoral, infatti, il primo tempo vede i sanniti più compatti e pericolosi rispetto agli ospiti. E infatti chi trova la via del gol, al 15′, è Lapadula . Ma il punteggio non cambia, dato che il centravanti italo-peruviano è in fuorigioco.
L’occasione aumenta la fiducia del Benevento, che esce dal guscio e prova a impensierire Pau Lopez con alcune interessanti iniziative sulla fascia e Lapadula che va due volte alla conclusione non sorprendendo il portiere di casa. Il possesso palla resta però ampiamente favorevole alla Roma , che fatica ad approfittarne.
Solo dopo la mezz’ora un’ improvvisa conclusione di Pellegrini dalla distanza costringe Montipò alla respinta. Poi, prima dell’intervallo, Glik e poi Barba spaventano la Roma. Che nella ripresa entra in campo con un altro piglio.
Cresce infatti subito Spinazzola , più libero di scappare sulla sinistra. Così Mkhitaryan impegna severamente Montipò a botta sicura. Possibile svolta al 57′, quando Glik rimedia il secondo cartellino giallo e, disperato, lascia il Benevento in dieci.
Fonseca prova subito ad approfittarne, gettando nella mischia Dzeko poi raggiunto anche da Pedro ed El Shaarawy . Il bosniaco si rivela subito uno spauracchio per il Benevento, che però non corre mai veri e propri rischi.
La Roma schiaccia i padroni di casa nella loro area, ma soffre anche in contropiede ( Tello spreca incredibilmente la palla del vantaggio). Poi a tempo ampiamente scaduto Foulon stende El Shaarawy in area , ma il Var stabilisce che rigore non c’è per fuorigioco di Pellegrini.
Il Benevento strappa un punto alla Roma, che muove la classifica ma piano . E ha tutti i diritti di mangiarsi le mani.