Non è usuale assistere alla segnalazione di un recupero di ben 6 minuti, figurarsi nel primo tempo: è quanto accaduto in Roma-Torino, a causa di un episodio che ha visto protagonista il VAR e la lentezza nell’assumere una decisione importante, causata da problemi tecnici all’interno della Room centralizzata in quel di Lissone.
Al minuto 36 c’è l’atterramento di Buongiorno ai danni di El Shaarawy, sanzionato da Chiffi con un sacrosanto calcio di rigore: fin qui tutto normale, prima di una lunga e snervante attesa per i tifosi di casa.
Abraham si presenta sul dischetto per provare a mettere a referto la doppietta dopo aver segnato la rete dell’1-0, ma l’ok per l’esecuzione non arriva: Chiffi è in costante contatto con la sala VAR, che però non gli dà il via libera.
Allo studio c’è, infatti, una posizione di fuorigioco millimetrica dello stesso Abraham a inizio azione, ufficialmente rilevata cinque minuti dopo rispetto all’assegnazione del penalty da parte di Chiffi, che alla fine alza il braccio ponendo fine all’impasse.
Abraham accoglie con una certa ironia l’esito della lunga analisi, promettendo allo stadio un altro goal più in là : VAR permettendo.