Francesco Totti e la Roma si riavvicinano. L’ex capitano giallorosso in un’intervista a La Repubblica ha mandato messaggi di pace al club capitolino, dove spera di tornare dopo il recente arrivo di Dan Friedkin e l’addio di James Pallotta.
“Se lei mi chiede quando incontrerò la famiglia Friedkin le rispondo: quando mi inviteranno a prendere un caffè, e sinceramente penso che succederà. Ma al momento non c’è stato alcun contatto. Dan Friedkin ha capito in fretta la cosa fondamentale: a Roma la proprietà dev’essere fisicamente presente, e l’annuncio che il figlio Ryan verrà a vivere qui va nella giusta direzione. Pallotta ha commesso degli errori perché decideva in base a notizie riportate. Il proprietario deve viverle in diretta”.
L’ex numero 10 dà per scontato un suo ritorno alla Roma nel futuro: “E’ naturale pensare che prima o poi io e la Roma ci ritroveremo. Ma i tempi non li detto io, e soprattutto non aspetto che succeda seduto a far niente sul divano di casa. Le faccio un esempio e non è il solito Bayern, che pure ha appena vinto la Champions con Rummenigge, Hoeness e Kahn in prima fila. Mi dica quanto è forte Theo Hernandez. Tanto, vero? Beh, l’ha scelto Paolo Maldini, che di terzini sinistri, e non solo, evidentemente se ne intende”.
L’attività di scouting procede bene: “E’ molto divertente il momento in cui i nuovi assistiti entrano nella sala riunioni e trovano me.Voglio dire che firmando con la nostra agenzia, e sottolineo il nostra perché in Italia io posso fare solo scouting e quindi i rapporti con i club li cura il mio socio, i ragazzi si aspettano di parlare con un procuratore. Invece ci sono io, e sul momento restano a bocca aperta. Lavoro con vecchi amici: Candela segue la Francia, Aldair il Sudamerica”.
“Due settimane fa nella nostra agenzia abbiamo preso Mattia Almaviva, il ragazzo a cui consegnai la fascia da capitano dopo l’addio. Mi sono commosso di nuovo”.