La regola del fuorigioco, continuamente in evoluzione e spesso difficile da spiegare. Il nuovo capitolo ha visto la rete decisiva della Nations League, segnata da Mbappè contro la Francia, generare proteste e dubbi sulla sua assegnazione. Giusta, secondo l’UEFA, ma derivante da una norma da sistemare.
Roberto Rosetti, presidente della commissione arbitri UEFA, ha infatti dato ragione a Taylor riguardo l’assegnazione della rete, ma in un comunicato ufficiale della federazione ha evidenziato come la regola per cui il goal di Mbappè è regolare sia rivedere.
L’ex arbitro italiano ha evidenziato come Taylor non abbia commesso errori, dopo aver consultato il VAR e assegnato il goal decisivo per la Nations League: “Anthony Taylor ha preso la decisione corretta in base alla regola esistente e alla sua interpretazione ufficiale. Il giocatore è intervenuto deliberatamente per giocare la palla e l’avversario non ha interferito con il gioco”.
Mbappè, servito da Theo Hernandez, aveva ricevuto la palla oltre i giocatori avversari, ma deviata da Eric Garcia, che aveva così rimesso in gioco il fuoriclasse del PSG. Intervento volontario da parte dello spagnolo, francese in possesso e goal regolare. Occhio, però.
Tale regola del calciatore in gioco dopo un tocco avversario causa comunque grosse proteste, anche dopo gli applausi di Rosetti nei confronti di Taylor. Ecco perchè il capo dei direttori di gara europei puntualizza: “L’azione ci mostra che l’attuale interpretazione della regola sembra essere in conflitto con lo spirito della regola stessa, che è quello di impedire a qualsiasi giocatore di approfittare della sua posizione di fuorigioco. La posizione della UEFA è che ci sono modi per migliorare la formulazione per renderla in linea con l’obiettivo della regola del fuorigioco e lo spirito del calcio. Ho già contattato i miei colleghi di FIFA e IFAB e discuterò le soluzioni alla prossima riunione del Technical Advisory Panel IFAB”.
In soldoni, attualmente è stato giusto assegnare la rete di Mbappè durante il match tra Francia e Spagna. Prossimamente, però, sembra difficile che la regola, nella sua struttura attuale, possa esistere nel lungo periodo.