Poche ore dopo la presa di posizione del capitano della Polonia Robert Lewandowski circa la volontà della squadra di non scendere in campo il 26 marzo a Mosca per il playoff verso Qatar 2022, anche Wojciech Szczesny ha espresso il proprio punto di vista attraverso un post su Instragram.
Il portiere della Juventus ha preso posizione in maniera netta nei confronti della possibile disputa della partita contro la Russia e della guerra scatenata da Vladimir Putin in Ucraina.
“Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato o guerra anche a valori dell’Europa come la libertà e l’indipendenza, ma soprattutto alla pace” ha scritto Szczesny, la cui moglie è nata proprio in Ucraina.
“Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro Paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente”.
Poi, il duro attacco alla Russia: “Il 26 marzo dovremmo giocare contro la Russia per i playoff per i Mondiali e anche se il mio cuore è spezzato nello scrivere questo, la mia coscienza mi impone di non giocare. Rappresentare il proprio paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore ma è anche una scelta. Io mi rifiuto di giocare contro calciatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia. Mi rifiuto di stare sul campo, vestire i colori del mio paese e ascoltare l’inno nazionale della Russia. Mi rifiuto di prendere parte a un evento sportivo che legittimi le azioni del governo russo. So che il mio impatto può essere solamente simbolico, ma chiedo alla FIfa e all’Uefa di agire per riconoscere le responsabilità della federazione russa”.