E’ la calciatrice italiana scelta per attribuire un senso in più alle parole pronunciate, durante la conferenza stampa della seconda giornata del Festival di Sanremo 2021, da Elodie. E non ha deluso.
Cristiana Girelli, a 30 anni compiuti il 23 aprile scorso, ha conquistato quella maturità tecnica e atletica che l’ha proiettata nell’Olimpo del calcio femminile. Da attaccante di talento, ha conquistato punti, segnato reti con la maglia della Juventus e della Nazionale così popolare e ammirata grazie all’impegno profuso ai Mondiali di Francia e alle campagne di sensibilizzazione promesse dalla capitana Sara Gama e dalla ct Milena Bertolini.
Cristiana Girelli all’Ariston: le sue parole sono un manifesto
Quasi timida, al momento del suo intervento in qualità di ospite della seconda serata, Cristiana ha però rappresentato con consapevolezza il calcio femminile e i valori del movimento che ha rappresentato in una fase storica così delicata:
“Calcio femminile? Il seguito è importante, a noi fa piacere. Dal Mondiale qualcosa è cambiato. Cosa è successo? Siamo un gruppo forte e unito che ha superato tanti ostacoli. Siamo andate in Francia per fare qualcosa di importante e mandare un messaggio socio-culturale. Non c’è solo una Nazionale da tifare. Io ho iniziato quando avevo 6 anni al Nuvolera, mio padre era presidente. Non sapevo neanche che le ragazze giocassero a calcio. Sono molto orgogliosa che ora le bambine sognino di indossare la maglia della Juve… Anche se so che sei interista! È davvero un sogno. Sono diventata centravanti grazie ai miei allenatori. Mi mancano 300 gol per arrivare a quelli che ha fatto Ibrahimovic che so essere qui da voi!”, ha affermato la Girelli riuscendo a infilare una battuta sull’amata Inter di Amadeus.
La carriera di Cristiana Girelli: gli esordi
Nata a Gavardo, Cristiana è cresciuta a Nuvolera dove intraprende presto un percorso molto comune ad altri bambini e bambine della sua generazione. Ma Cristiana è diversa: il suo talento emerge fin dai primissimi tiri nel Rigamonti Nuvolera dov egioca insieme ai maschi. Nel 2004 la svolta, nella carriera calcistica di quest’attaccante versatile e generosa: la Girelli raggiunge un accordo con il Bardolino Verona che le offre l’opportunità di giocare davvero. Il 5 novembre 2005 fa il suo debutto in Serie a contro il Vigor Senigallia. A Verona rimarrà per ben nove stagioni consecutive, fino alla decisione di fare un salto di qualità.
La svolta di Brescia e la Juventus
Nell’estate del 2013, Cristiana si trasferisce a Brescia dove rimane per ben cinque anni: è un quinquennio magico, in cui tutto gira bene. Ad allenare è una allenatrice esperta e di grande visione: Milena Bertolini e con Cristiana ci sono compagne del livello di Bonansea, Cernoia, Gama e Rosucci, decisive tanto in maglia bresciana quanto con quella della nazionale. Con alcune di loro, chiuso questo ciclo passerà alla Juventus per intraprendere questa avventura che le ha donato – fino ad oggi – soddisfazioni. Due Scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane. inoltre è stata capocannoniere del campionato nell’edizione 2019-2020.
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