Marco Odermatt conferma il suo status e si prende la Coppa del Mondo di Sci in maniera aritmetica con dieci appuntamenti d’anticipo, Henrik Kristoffersen lo tallona in pista mentre per gli italiani è un’autentica disfatta. Questa l’estrema sintesi della settima gara stagionale della Coppa del Mondo maschile, di scena in California nello scenario di Palisades Tahoe. Lo svizzero, già vincitore dei primi sei giganti di stagione, ha impresso il proprio sigillo anche in questo settimo, partendo già col piede giusto nella prima run.
Lo sciatore che alla fine di questa gara domina sempre più la classifica con ben 1.001 punti sul diretto (per così dire) inseguitore Manuel Feller è letteralmente inscalfibile (decima vittoria di fila nella specialità , tra l’altro), illudendo un comunque notevole Kristoffersen nella prima manche e dando l’impressione di lasciarsi sfuggire il successo in quella successiva, per poi trionfare con 12 centesimi di vantaggio sul rivale norvegese. Per l’Italia una Caporetto già intuibile dalla prima manche, con distacchi abbastanza cospicui: il migliore dei nostri alla fine è stato Alex Vinatzer, 19esimo.
- Sci, Slalom Gigante Palisades Tahoe: il trionfo di Odermatt con brivido finale, sul podio l'idolo di casa Radamus
- Gli altri piazzamenti e il disastro dell'Italia: solo due degli azzurri concludono la gara
- Sci, Slalom Gigante Palisades Tahoe: Odermatt in testa nella prima manche, ma Kristoffersen è vicinissimo
- La situazione degli italiani: il migliore è Della Vite, 12esimo
Sci, Slalom Gigante Palisades Tahoe: il trionfo di Odermatt con brivido finale, sul podio l’idolo di casa Radamus
Odermatt è l’ultimo a partire nella seconda manche considerato il primo posto in quella precedente: partenza a razzo con 29 centesimi di vantaggio su Kristoffersen, penultimo a scattare, ma nel corso della discesa ecco qualche sbavatura che lo porta a ridurre il distacco a 12 centesimi. L’elvetico prosegue non pulitissimo sino a perdere 18 centesimi quando il traguardo è in vista. Ma nonostante ciò, Odermatt conclude la sua prova riprendendosi il primato sul rivale norvegese nella sua migliore gara di stagione, secondo e a sua volta davanti all’idolo di casa River Radamus, autore di una prova strepitosa e di un primo posto provvisorio che ha scatenato il boato del pubblico a Palisades Tahoe. Per lo statunitense, che ha un ritardo da Odermatt di 1 secondo e 37 centesimi, si tratta inoltre del primo podio di una Coppa del Mondo, dopo 84 gare disputate.
Gli altri piazzamenti e il disastro dell’Italia: solo due degli azzurri concludono la gara
Quarto posto per Thomas Tumler, seguito da Gino Caviezel e Loic Meillard. Settimo Raphael Haaser, ottavo Feller, nono un ritrovato Alexander Steen Olsen dopo il disastro della prima manche. Buon decimo posto per Lukas Feurstein. a 2.27 dalla vetta.
Capitolo italiani: Vinatzer come detto si ritrova 19esimo a 2 secondi e 82 centesimi. Un pochino più giù Filippo Della Vite, 22esimo a 3.17. Fuori nella seconda manche Luca De Aliprandini, così come Giovanni Borsotti.
Sci, Slalom Gigante Palisades Tahoe: Odermatt in testa nella prima manche, ma Kristoffersen è vicinissimo
Eppure per Odermatt a momenti sembrava che questa volta potesse non essere una passeggiata sul velluto. Il già trionfatore della Coppa di specialità nello slalom gigante del 2022 e 2023 infatti nella prima manche ha fatto i conti con un agguerrito cliente, ovvero Kristoffersen, che aveva concluso la sua prova a 15 centesimi di vantaggio dall’elvetico, con un tempo di 1:06.48.
Questi i due sciatori che hanno imposto la propria legge verso un resto del mondo che ha guardato i due contendenti da una certa distanza. Terzo posto per un comunque ottimo River Radamus, a 78 centesimi dalla vetta, seguito da Filip Zubcic, 87 centesimi. Il resto della top ten vede al quinto posto Thomas Tumler, che apre la sequenza dei distacchi superiori al secondo (+1.27); sesto Raphael Haaser (+1.30), settimo Loic Meillard (+1.42), ottavo Zan Kranjec (+1.65), nono Gino Caviezel (+1.76) e infine Manuel Feller a 1.79 da Odermatt. Male Alexander Steen Olsen, che si classifica solo 25eimo, con un ritardo di 2.73.
La situazione degli italiani: il migliore è Della Vite, 12esimo
Come abbiamo anticipato, gli italiani già nella prima manche sono rimasti fuori dai primi dieci posti, quasi appaiati. Al 12esimo posto il migliore dei nostri, vale a dire Filippo Della Vite, 2 secondi e 6 centesimi dalla vetta. A un centesimo dal collega ecco Luca De Aliprandini, 13esimo, la cui sciata è stata sporcata da una sbavatura andando un po’ largo sulla curva sul muro. Alex Vinatzer è 14esimo a 2.11. Fuori dai qualificati Hannes Zingerle, che accusa un distacco di 3.27, e Giovanni Borsotti, che si ferma quasi subito e non conclude la prova.