Sofia Goggia sarà nuovamente in pista della discesa libera di Sankt Moritz in programma oggi, nonostante la frattura scomposta al secondo e terzo metacarpo della mano sinistra procuratasi nella gara di ieri (terminata al secondo posto dietro Elena Curtoni a soli 29 centesimi), correrà con un tutore di protezione.
Appena tagliato il traguardo, però, l’atleta bergamasca sembrava sofferente, rivolgendosi ai tecnici federali con un eloquente “mi sono rotta una mano” a seguito di un violento impatto con un palo alla terza porta con la mano sinistra.
La Goggia è stata sottoposta ad una radiografia dove è stata evidenziata la rottura dei due elementi sopraccitati. Da St. Moritz la bergamasca è stata trasferita alla Clinica ‘La Madonnina’ di Milano per ridurre le due fratture. Un intervento perfettamente riuscito, con l’inserimento di placche e viti all’interno della mano.
Sin dalle primissime ore dopo l’intervento, la Goggia faceva trasparire ottimismo sulle sue condizioni, con il suo “Deciderò di gareggiare solamente pochi minuti prima del via“. L’argento olimpico sarà al via con un tutore alla mano con un tutore sopra e sotto il guanto. C’è un precedente: nel 2008 Denise Karbon riuscì a vincere ad Ofterschwang con una frattura a un pollice, quindi puntare in alto non è impossibile.