La rabbia di Leonardo a fine partita, l’ironia partita sui social e nei bar, le lamentele dell’altra metà del mondo del calcio, quella anti-Juve: si è sentito di tutto dopo gli errori arbitrali nella gara con il Milan. Pasqua ha sbagliato in diverse circostanze ma per Mario Sconcerti appellarsi a questo per spiegare i successi dei bianconeri è sbagliato. Lo stesso editorialista del Corriere della Sera riconosce però che il fischietto di Ravenna ha sbagliato 2-3 valutazioni decisive. Una contraddizione? No. Perchè se è vero che c’era il mani di Alex Sandro e che andava sanzionato col rigore, se è vero che anche il fallo di braccio su Castillejo poteva essere sanzionato col penalty, c’è una considerazione che va al di sopra di tutto e di tutti.
IL DISTACCO – Per Sconcerti arbitri o non arbitri la forza della Juve è netta e i bianconeri hanno legittimato l’ottavo scudetto di fila, per il quale manca solo la matematica, con le proprie qualità e non grazie agli arbitri. Scrive il giornalista: “Il Milan è a 32 punti dalla Juve, almeno 11 dal Napoli. Di cosa vogliamo discutere? Una teoria sono gli errori ad personam, altra la qualità del tutto”.
COSA NON VA – Il discorso generale sui rossoneri è complesso e Sconcerti invita alla riflessione: “Se è tempo di bilanci è giusto dire che c’è poco di incomprensibile ma anche poco di approvabile. Gattuso compreso Io stimo Gattuso, sono certo che non è tutta colpa sua, ma se per migliorare bisogna sapere dove andare, è tempo si discuta…È tempo di chiedersi dov’è l’errore, dove si può lavorare per eliminarlo. Il giochino Leonardo contro Gattuso e viceversa è vecchio, non serve al Milan, nasconde e basta. Cosa è sbagliato per la società e cosa per Gattuso? Esiste una sintesi?”.