È iniziata la rivoluzione arbitrale voluta da Alfredo Trentalange, nuovo presidente della AIA, l’associazione degli arbitri. Il neo presidente da tempo spinge per un cambiamento sostanziale nel modo in cui gli arbitri comunicano con il mondo sportivo. La prima tappa di questo cambiamento è stata la presenza nella trasmissione della RAI 90° Minuto di Daniele Orsato, primo arbitro ancora in attività ad avere la possibilità di parlare in Tv. La prossima tappa del viaggio, a detta di Trentalange, sarà la presenza fissa di arbitri donna in Serie A entro 2 anni.
Nella giornata di oggi, Alfredo Trentalange ha parlato a Famiglia Cristiana della tecnologia nel mondo arbitrale:
“Serve tempo per assorbire il cambiamento, il Var è relativamente giovane, ma nessun arbitro vorrebbe scoprire a partita finita di aver condizionato un risultato con mi errore. Ho iniziato ad arbitrare nel 1973, mai sentito un arbitro contrario. C’è stato chi ha sostenuto che ci opponessimo noi alla verifica tecnologica del gol/non gol sulla linea di porta: scemenze. Ma se gli arbitri non parlano mai, se non danno chiavi di lettura, finisce che le danno altri”.