L’ex tecnico della Nazionale Marcello Lippi ha parlato ai microfoni di TMW. Lippi inizia il suo intervento ricordando Giampiero Galeazzi, scomparso ieri in seguito a una lunga malattia, oltre a commentare il lavoro di Stefano Pioli:
“Ha intervistato grandi campioni ma non si possono dimenticare le sue telecronache. E’ stato un personaggio grande, un altro tipo di giornalismo rispetto a ora e credo sarà ricordato con grande simpatia e affetto. Lavoro di Pioli? Sì, è vero. Sono rimasto colpito dal suo lavoro, da tre anni lavora ai vertici del campionato e anche quest’anno ha fatto una partenza eccezionale. Secondo me sta pagando la disabitudine del Milan al calcio internazionale, da 7 anni i rossoneri non erano in Champions… Ma a livello Nazionale ha fatto benissimo, mi ricorda Ancelotti e credo di fargli un bel complimento con questo paragone”.
Marcello Lippi si esprime anche sulla corsa al Pallone d’Oro, dove elegge il proprio favorito:
“Nonostante l’errore dagli undici metri di ieri lo darei a Jorginho, ha vinto tutto e quando uno vince tutto è giusto che abbia questo riconoscimento. Ci sono grandi campioni che hanno vinto poco o nulla, poi campioni che hanno vinto tutto e vanno premiati”.
Infine una chiosa sul tecnico del Napoli Spalletti:
“E’ appena tornato Spalletti e l’ho trovato diverso, più riflessivo, disponibile al dialogo e meno teso… E’ una persona capace, di grande competenza, sta dimostrando di non aver dimenticato come si fa questo lavoro”.