A La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha criticato le modalità del corso di Coverciano per ottenere il patentino da allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, consentito solo a chi ha giocato un certo numero di partite giocate in B, in A o in Nazionale: “Questa situazione è ridicola, oltre che essere ingiusta. Per essere un bravo fantino devo essere stato un cavallo? Non capisco davvero il criterio. Credo di aver fatto onore al calcio italiano, eppure non ho mai giocato oltre la quarta Serie”.
Sacchi ha la soluzione: “Per risolvere il problema c’è solo un modo: liberalizzare. Il figlio di Carlo Ancelotti non è stato ammesso a Coverciano, ed inoltre non ha mai giocato in A e in B, ma è da diversi anni che fa il secondo di suo padre. Credo che abbia contribuito notevolmente ai successi del Real Madrid. Per avere il patentino di Uefa Pro è dovuto andare in Scozia. Ci sono anche gli esempi del sottoscritto, di Zaccheroni, Zeman, Mourinho, Eriksson e Klopp, sono grandi allenatori ma non hanno giocato ad alti livelli”.