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Serie A top e flop 37ª giornata, buoni e cattivi verso la fine: fotofinish Montero, Ranieri da Premier, Calafiori stellare

La trentasettesima giornata del campionato di serie A 2023/24 con i nostri immancabili top e flop con un pizzico di cattiveria: Calafiari si prende le luci della ribalta mentre Montero ribalta il suo Bologna nel finale. Ranieri e Baroni da applausi

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ancora 90 minuti e poi altri 90 di un’Atalanta-Fiorentina forse inutile quando tutto sarà deciso. Altri verdetti, altre sentenze dal campionato di Serie A la cui penultima giornata ha relegato all’inferno della retrocessione il Sassuolo e festeggiato la permanenza a suon di “miracoli” del Cagliari di Ranieri e del Verona di Baroni. Due imprese.

E che dire della “prima” di Montero sulla panchina della Juve: tre schiaffi presi e tre dati in un pari da fuochi d’artificio come quelli che hanno festeggiato la Champions del Bologna di Thiago Motta trascinata da un Calafiori stellare. E mentre Milan e Monza sono già in vacanza restano vive Roma e Torino, oltre l’Atalanta tutte in lotta per l’Europa che conta, nicchiano Napoli e Fiorentina

Come sempre, come al solito tra qualche bocciatura e qualche promozione il nostro viaggio tra i top e flop della 37sima e penultima giornata di serie A. Con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo è solo un giuoco… del calcio.

Top e Flop della trentasettesima giornata di serie A

  • Yildiz TOP 8: entra e cambia la partita, della Juve, anche grazie al fatto che il Bologna indemoniato della prima ora di gioco smette di giocare pensando ai festeggiamenti per la Champions. Non essendo stato invitato, il turco si imbuca a rovina, solo in parte la festa, insieme ai compagni di merende Chiesa e Milik.
  • Prati TOP 7: mette la firma e soprattutto il piedone sul gol della salvezza del Casteddu, e a 20 anni questo basta e avanza!
  • Thiaw e Tomori FLOP 4: il Milan è già in vacanza, mentalmente, loro sembrano esserlo anche fisicamente, di fatto mandano in campo due cloni al loro posto che non hanno mai visto un pallone in vita loro ed infatti non l’hanno mai vista per 90 minuti. Torino ringrazia!
  • Fagioli TOP 7: come i mesi di assenza dal campo, bentornato ragazzo, va e non sbagliare più. Goditi la cosa più bella del mondo, giocare a calcio.

Fonte: Getty

  • Kvaratskhelia TOP 7: niente a che fare con Kvaradona quest’anno eppure a conti fatti ha segnato un solo gol e qualche assist in meno. Come cambiano però le cose da una stagione all’altra. A Firenze si regala una perla del suo repertorio.
  • Lukaku TOP 7: lascia Roma e probabilmente la serie A con un gol pesante, avrebbe potuto e dovuta fare di più ma questo passa il convento.
  • Scamacca TOP 8: se qualcuno aveva ancora dubbi su cosa fosse mancato all’Atalanta in finale di Coppa Italia per battere la Juve, la risposta è arrivata anche se la sapevamo tutti, è mancato Scamacca. E chi se altri?
  • Cheddira TOP 7,5: un’altra inzuccata, di quelle importanti, sulla strada della salvezza ciociare. Ne ha messe un bel po’ in questo finale di stagione, ora non resta che aspettare, sperare e magari inzuccare di nuovo.
  • Rodriguez TOP 7: è questo il Rodriguez che il Milan aveva preso tanti anni fa, lo dimostra in faccia ai rossoneri, che sicuramente non lo rimpiangono ma almeno hanno visto di cosa è capace quando è ispirato. Non sempre però. Discontinuo!
  • Samardzic FLOP/TOP: due facce della stessa moneta, dalla polvere all’altare, dalle stelle alle stalle, beh continuate voi, causa un rigore e poi ne trasforma un altro per tenere in vita e in A l’Udinese. Che fatica, ma non era meglio andare all’Inter a festeggiare lo scudetto? Mannaggia al babbo…

Top e Flop allenatori: miracolo Baroni, altra Premier per Ranieri

Ranieri e Baroni TOP 10: continuano a dirci che loro ci credevano, forse gli unici. Ma conta il giusto perchè alla fine, credendoci o meno, hanno firmato un’impresa che pare tanto somigliare a un miracolo. Ranieri vince un’altra Premier dopo quella col Leicester, a un passo dall’esonero/dimissioni, è rimasto a furor di popolo e da lì in poi è stata una cavalcata trionfale simile a quella dello scorso anno in B. Masterclass!

Su Baroni pendeva la spada di Damocle di un mercato di indebolimento come passare dal ristorante di lusso alla mensa della Caritas. Lui quel menù l’ha saputo cucinare alla stragrande, da chef stellato ha fatto tanto con poco, facendo diventare piatti gourmet quelli cucinati con ingredienti bollati come scarti di frigorifero, rispedendo al mittente una retrocessione già scritta. Miracoloso!

Palladino e Pioli 4: Monza e Milan sono già con la testa alle Maldive…troppo presto!

Montero TOP 7: tre gol presi in un’ora non sono stati un gran biglietto da visita ma per uno che è stato catapultato dall’under 19 alla prima squadra in pieno caos post Allegriano, non ci si poteva aspettare di meglio. Ha tenuto la barra a dritta, ha cambiato qualcosina in campo e nel modulo ed è stato ripagato anche dalla negligenza del Bologna. Come inizio non c’è male: tre pigne prese, tre pigne date. Buona la “prima”.

Fonte: Getty

BOLOGNA, ITALY – MAY 20: Paolo Montero of Juventus during the Serie A TIM match between Bologna FC and Juventus at Stadio Renato Dall’Ara on May 20, 2024 in Bologna, Italy.(Photo by Daniele Badolato – Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Supertop 37sima giornata: Calafiori incanta la Juve, 10!

Sontuoso, implacabile, immarcabile, e chi più ne ha ne metta. Contro la Juve, guarda caso, Calafiori sforna un’altra prestazione da campione quale è diventato sotto la direzione di Thiago Motta, con tanto di non una, ma due ciliegine sulla torta, un’ira di dio che si abbatte per un’ora sui bianconeri con Giuntoli a prendere appunti in tribuna e magari il contatto del procuratore. Esce lui e si spegne la luce a Bologna. Sarà un caso?

Fonte: Ansa

Superflop 37sima giornata: Kumbulla fotografia del Sassuolo, 0!

Recidivo. A Genova l’aveva già combinata grossa, col Cagliari Kumbulla la combina ancora più grossa, una sciagura così grande in queste ultime giornate che viene quasi pietà e commiserazione. Non sparate sulla croce neroverde. Anche perchè non c’è punizione maggiore per il Sassuolo che tornarsene in serie B dopo 11 anni e dopo aver battuto Inter e Juventus. Senza Berardi questa squadra si è squagliata come neve al sole, nemmeno Ballardini l’ha svegliata da un torpore infinito, finito in B.

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