Tutto appeso a un filo. Il futuro del Brescia Calcio, dopo l’incontro avvenuto in Loggia tra il Comune e i presidenti delle squadre bresciane di Serie C, è ancora tutto da decifrare. Tra i più interessati a prendere in considerazione l’ipotesi di far tornare a splendere il sole in città c’è Giuseppe Pasini, patron della Feralpisalò che sarebbe disposto a cedere il titolo sportivo della formazione del Garda con il fine di non far sparire del tutto 114 anni di storia. Per un cambio di sede e denominazione del club c’è tempo fino al 15 luglio. La curva nord nel frattempo alza la voce e contesta la fusione.
Chi è Giuseppe Pasini?
Giuseppe Pasini, nasce a Odolo nel 1961 ed è un imprenditore bresciano alla guida di Feralpi, gruppo bresciano specializzato nella produzione di acciai per l’edilizia. Feralpi Group è presente anche fuori dall’Italia come ad esempio in Germania, Francia, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna e Algeria e rimane tutt’ora uno dei maggiori produttori di acciaio europei. Nel 2021 Feralpi ha chiuso l’anno solare con un fatturato di 1.93 miliardi di euro, rispetto ai 1.3 del 2019. Pochi mesi fa, invece, Pasini è stato eletto nuovo presidente di Confindustria Lombardia per il prossimo quadriennio (2025-2029). Quindi l’acquisto della Feralpisalò nel 2009, nata da una fusione tra Lonato sul Garda e Salò Valsabbia. Da lì in poi quattordici stagioni consecutive, prima in C2 e poi in Lega Pro con l’impresa della promozione in Serie B da prima della classe ottenuta nel 2023.
Le carte sul tavolo
L’incontro tra la sindaca Laura Castelletti e i presidenti delle tre squadre bresciane militanti in Serie C (Lumezzane, Feralpisalò e Ospitaletto) è stato tutto sommato positivo. “Dal presidente Pasini ho avuto serietà e disponibilità a valutare un percorso che prevede anche altre tappe. A noi interessare dare un futuro al calcio a Brescia”, ha dichiarato la prima cittadina al termine dell’incontro . Porte blindate, invece, per quanto riguarda il Lumezzane con l’airone Andrea Caracciolo che ha deciso di dare continuità al progetto valgobbino. “Noi del club, gli imprenditori del Cda del Lumezzane e i professionisti locali che ci assistono, abbiamo tutti preso un impegno reciproco con la comunità locale che è ancora solo agli inizi e che dobbiamo fare di tutto per portare a termine. Ci stiamo tutti impegnando al massimo delle nostre forze per onorare questo impegno, senza distrazioni”. Discorso analogo anche per quanto riguarda il neopromosso Ospitaletto di Giuseppe Taini e Sandro Musso i quali avrebbero già avviato i lavori per omologare lo stadio “Gino Corioni” alla Serie C ritrovata dopo 37 anni.
La voce degli Ultras Brescia 1911
Se da una parte c’è chi è titubante di una possibile fusione, dall’altra c’è anche chi è speranzoso con il fine di riabbracciare a Brescia un progetto ambizioso. Tra questi il leader Enzo Ghidesi del tifo biancazzurro che ha detto la sua sulla vicenda che sta attraversando il Brescia. “Se Camozzi o Pasini accettano di cambiare nome e colori alla loro squadra, non abbiamo preclusioni in tal senso. Non possiamo chiamarci né Lumezzane, né FeralpiSalò. Saremo Brixia25, vedremo, ma queste sono condizioni chiare, nome e colori. Se accetteranno questo, sarà un buon punto di partenza”.
Non dello stesso avviso, invece, gli Ultras Brescia 1911 (ex Curva Sud) i quali attraverso un comunicato hanno espresso un dissenso per una fusione con società sportive della provincia. “Ai tifosi di Brescia si vuole far credere che la fusione con una o più società della nostra provincia bresciana possa diventare la soluzione ideale e questo senza nemmeno aver interpellato il resto della tifoseria o i diretti interessati. Di certo questa è la scelta più rapida e meno faticosa. E chissenefrega di 114 anni di storia del Brescia, della storia delle altre società bresciane, considerate piccole e inferiori a quella del Brescia Calcio, nonostante abbiano da insegnare”. Insomma c’è tempo fino al 15 luglio per vederci più chiaro con Pasini che sembra intenzionato a cedere il titolo sportivo della Feralpisalò, ma se non dovesse esserci la fumata bianca, il Brescia ripartirà dall’Eccellenza (ovviamente con una matricola diversa).
