Situazione assai delicata in casa Potenza. Tra le grandi deluse del girone C di Serie C c’è senza dubbio la società del patron Donato Macchia. Dopo aver iniziato la stagione con Alberto Colombo in panchina, all’indomani di una campagna acquisti faraonica rispetto alle precedenti sessioni, il club lucano non è riuscito a dare una scossa con l’ingaggio di Franco Lerda, anch’egli esonerato al termine del match interno con il Taranto di Capuano. Sembrava ad un passo il terzo mandato di Giuseppe Raffaele, già sotto contratto con i rossoblù, ma poi è arrivato il clamoroso dietrofront e la rescissione consensuale.
- Il Potenza e le ambizioni disattese
- L'esonero di Lerda e lo strano caso Raffaele
- Senza rancore, il saluto di Giuseppe Raffaele alla città di Potenza
- I possibili sostituti di Lerda dopo il no di Raffaele
- La conferenza stampa del Presidente Donato Macchia
Il Potenza e le ambizioni disattese
Un cammino tortuoso quello del Potenza. Archiviata l’annata 2022/23, la proprietà ha salutato mister Giuseppe Raffaele (tenendolo sotto contratto, ndr) e ha deciso di alzare l’asticella, investendo su calciatori importanti e reduci da campionati di categoria superiore. Da Raul Asencio a Pasquale Schiattarella, senza dimenticare la permanenza di un bomber di razza come Salvatore Caturano, richiesto in estate da mezza Serie C e, in particolar modo, dal Benevento di Oreste Vigorito.
Alla guida della prima squadra rossoblù, all’alba della nuova stagione, Alberto Colombo, in cerca di riscatto dopo l’esonero incassato a Pescara. Il campionato dei lucani parte con due vittorie casalinghe e la sconfitta di Latina, tra discreti segnali e una costante negativa: la difesa fatica a trovare equilibrio e prende la bellezza di 8 gol nelle prime cinque partite.
La parentesi Colombo si chiude a metà ottobre, con la debacle di Avellino. Rendimento al di sotto delle aspettative ed esonero quasi inevitabile, anche dopo le pesanti dichiarazioni del DS Fortunato Varrà, responsabile dell’area tecnica arrivato a puntare il dito contro l’atteggiamento dei suoi calciatori. Dall’addio a Colombo all’interregno di Pietro De Giorgio, che fa in tempo ad incassare una pirotecnica sconfitta contro la Turris di Caneo, prima di lasciare spazio a Franco Lerda.
L’esonero di Lerda e lo strano caso Raffaele
Al Potenza non sono bastati neppure il pragmatismo e l’esperienza di Franco Lerda. Ingaggiato per rimettere le cose a posto dopo il deludente inizio di stagione, l’ex Crotone non è riuscito a ribaltare la situazione e ad entrare in simbiosi con spogliatoio ed ambiente. Due vittorie, due pareggi e quattro sconfitte per il trainer originario di Fossano, sollevato dall’incarico alla fine dell’incontro casalingo con il Taranto di Eziolino Capuano, capace di imporsi al “Viviani” con il punteggio di 1-2.
Ennesima prestazione negativa, con una formazione ancora alla ricerca di una precisa identità. Il presidente Macchia, che nel recente passato aveva già respinto le dimissioni del direttore Varrà, sfoglia nuovamente la margherita e decide di richiamare Giuseppe Raffaele, per evitare un altro bagno di sangue e ripartire con un allenatore già sotto contratto. Tutto appare definito, con il tecnico siciliano già in città per la stretta di mano e il primo allenamento.
Qualcosa non va. Nel giro di poche ore, tutto viene ancora ribaltato. Arriva il comunicato ufficiale del Potenza Calcio, che formalizza il dietrofront.
Nonostante interlocuzioni e confronti caratterizzati da massima cordialità e rispetto, e la condivisione di tutti i termini contrattuali e dei programmi sportivi, sono sorte improvvise problematiche personali che hanno costretto il mister a rinunciare, con grande rammarico, all’offerta ricevuta
Senza rancore, il saluto di Giuseppe Raffaele alla città di Potenza
“Ringrazio la proprietà e la piazza per l’affetto e la stima dimostratami in queste ore. Ringrazio, inoltre, il presidente Macchia per la vicinanza e l’umanità dimostrata in un momento così delicato, il direttore Varrà con il quale avevo già condiviso i nuovi programmi sportivi e al quale mi lega un rapporto di stima professionale. Spero che questo non sia un addio ma un arrivederci – ha precisato l’allenatore -. Potenza è una piazza che porto sempre nel cuore, nella quale ho provato emozioni indelebili, condivise con tifosi che, fin dal primo giorno, mi hanno fatto sentire a casa. Sarò sempre un vostro tifoso, forza Potenza.”
“Nonostante il dispiacere per la rinuncia di mister Raffaele alla proposta ricevuta – ha precisato Donato Macchia – e, conseguentemente, per la risoluzione consensuale intervenuta, la società sta lavorando per dare seguito ai programmi sportivi attraverso l’individuazione delle soluzioni più congeniali e utili al superamento di questa fase.”
I possibili sostituti di Lerda dopo il no di Raffaele
Dunque, è ancora caccia al sostituto. Il Potenza è attualmente affidato a Pietro De Giorgio, che siederà in panchina per la seconda volta in stagione e cercherà di raccogliere un risultato positivo in quel di Foggia. All’inizio della prossima settimana, sono attese novità: Delio Rossi in pole, ma si valutano anche i profili di Marchionni, Sullo, Padalino e Fontana, con quest’ultimo che è legato alla Turris fino a giugno 2024.
5 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte. Chiunque arriverà, sarà chiamato a ripartire da questo ruolino di marcia. 18 punti all’attivo, con la squadra a +2 sui playout e a -4 dalla zona playoff. Ora, il primo obiettivo è la permanenza nel professionismo. Una volta centrata la salvezza, si potrà pensare ad una qualificazione agli spareggi promozione.
La conferenza stampa del Presidente Donato Macchia
Alla vigilia della partita in programma allo “Zaccheria” di Foggia, non parlerà mister Pietro De Giorgio. Prenderà la parola il presidente Donato Macchia, per fare chiarezza sul delicatissimo momento del sodalizio lucano e sulle situazioni che hanno caratterizzato l’ultima settimana rossoblù. Feroce la reazione della piazza sui social e della Curva Ovest, che si era già espressa nei giorni scorsi attraverso un’aperta contestazione e uno striscione dinanzi all’ingresso del “Viviani”:
La pazienza è finita.
A partire dalle ore 10 di sabato 9 dicembre, Macchia si confronterà con la stampa locale per fornire risposte ai supporters rossoblù, a poche ore da una gara molto importante per Caturano e compagni. Dopo aver alzato l’asticella in estate, appare necessario ridimensionare gli obiettivi, guardando al presente e senza fare voli pindarici. Il mercato di gennaio è ad un passo, per il futuro ci sarà tempo.