Tragedia sfiorata in Serie D, quando nel weekend un arbitro, infermiere nella vita di tutti i giorni, è stato costretto a un intervento urgente in campo per salvare la vita a un giovane portiere classe 2002, che aveva perso conoscenza in seguito a uno scontro di gioco.
Fabio Franzò, questo il nome dell’arbitro-infermiere, stava dirigendo la sfida di Serie D tra Casertana e Rotonda, quando il giovane estremo difensore Kapustins perde i sensi in seguito a uno scontro violentissimo con l’attaccante avversario.
Immediatamente un compagno di squadra toglie la lingua dalla gola del compagno, ed è a quel punto che l’infermiere entra in azione, iniziando a praticare un massaggio cardiaco in campo. Con l’ausilio di una cannula orofaringea e di un pallone autoespandibile, l’infermiere siracusano ha permesso al giovane portiere di tornare a respirare, e di essere condotto in ospedale per accertamenti.
Franzò ha anche raccontato l’episodio alla trasmissione Zona Rossoblù. Queste le sue dichiarazioni riportate oggi da Eurosport:
“Lavoro in sala operatoria e vedo spesso queste situazioni. Rendendomi conto che non riprendeva conoscenza ho pensato al peggio e ho iniziato a provare a rianimarlo. L’istinto di sanitario mi spinge ad aiutare le persone che non stanno bene. Non è stato solo grazie a me, ognuno ha contribuito: è proprio così, l’unione fa la forza. Non so dire se ci sia stato per davvero l’arresto cardiaco, ma sicuramente non respirava e ha rischiato tanto. Il colpo di fortuna è stato che fossi un infermiere, ma devo ammettere che ci sono tanti dottore tra gli arbitri e non ho dubbi che chiunque al posto mio si sarebbe comportato nella stessa maniera”.