Sembrava ormai imminente l’annuncio dell’ultimo grande colpo di mercato della Juventus. E invece, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il ritorno di Miralem Pjanic con la maglia bianconera, che ha già indossato dal 2016 al 2020 vincendo quattro scudetti consecutivi, è definitivamente sfumato.
Decisiva è stata la posizione del Barcellona, disposto a cedere il 31enne centrocampista bosniaco solo a un club pronto a pagare l’intero ingaggio stagionale di 8 milioni e mezzo di euro: una condizione che non è stata ritenuta accettabile dalla dirigenza della Vecchia Signora. Niente colpo dell’ultim’ora, quindi, per la Juve, sulla quale stanno già piovendo durissime critiche dai tifosi e dagli addetti ai lavori per come è stata gestita questa sessione di mercato estiva, che ha visto anche l’addio di Cristiano Ronaldo.
La Juventus ha scelto di restare coerente alla linea verde sul mercato tracciata dalla nuova gestione Cherubini-Allegri, per dare forma a un progetto a un lungo termine: a questo sembrano servire i tre colpi in entrata di questa estate, e cioè, in ordine di data in cui sono stati acquistati, Kaio Jorge (classe 2002), Manuel Locatelli (1998) e Moise Kean (2000). A questi si aggiungono altri investimenti per il futuro tra Under 23 e vivaio.
L’ultimo della lista, in ordine cronologico, è Mohamed Ihattaren, trequartista olandese mancino con cittadinanza marocchina classe 2002 del team di Mino Raiola, prelevato dal PSV Eindhoven e girato in prestito alla Sampdoria, dove si farà le ossa come il difensore rumeno Radu Dragusin, anche lui classe 2002. Altre uscite funzionali alla crescita dei calciatori sono quelle di Filippo Ranocchia al Vicenza e di Nicolò Fagioli alla Cremonese.