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Rugby, Quesada sperimenta un'Italia giovane nel primo test match estivo contro la Namibia. "Noi favoriti, ma sarà dura"

Sarà un'Italia un po' inesperta quella che andrà in Africa a sfidare Namibia e Springboks (due volte) nel tour estivo: Quesada lancia nuovi prospetti

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’estate azzurra è pronta al decollo, con il tour in terra africana buono per provare a combattere il caldo di questi ultimi giorni (nell’emisfero australe adesso è inverno: non male, viste le temperature roventi di giugno in tutto il Mediterraneo…). Venerdì alle 15 per il XV di Gonzalo Quesada è in programma il primo test estivo contro la Namibia, e per l’occasione non mancheranno novità e sperimentazioni, figlie anche della necessità di far tirare il fiato a più di un “veterano” della maglia azzurra.

Tutti i big a casa, ma Quesada vuole testare nuovi prospetti

Sarà un’Italia un po’ ridimensionata nei nomi, ma non per questo meno affamata e desiderosa di rendere la vita dura alle formazioni che troverà sul proprio cammino. Anche se quello con la Namibia è il test match più “accessibile” dell’intera spedizione: i due successivi vedranno gli azzurri sfidare nientemeno che i campioni del mondo del Sudafrica, con tutto quello che ne potrà scaturire. ù

Quesada però non ha voluto cercare “scorciatoie”: ha lasciato in Italia gente del calibro di Simone Ferrari, Federico Ruzza, Michele Lamaro, Martin Page-Relo, Tommaso Allan, Paolo Garbisi, Ignacio Brex e pure Ange Capuozzo, dispensato dai test estivi prima ancora di infortunarsi e chiudere anzitempo la sua stagione (si spera di riaverlo per i test match autunnali contro Australia, ancora Sudafrica e Samoa).

“Sappiamo che affronteremo una squadra molto ostica, ha spiegato Quesada nella conferenza stampa di presentazione della sfida, “che ha messo in difficoltà i Pumas la settimana scorsa pur rinunciando a diverse pedine, che invece giocheranno contro i noi. La Namibia ha ottime terze linee, è una squadra fisica e sicuramente l’altitudine potrà avvantaggiarla, ma noi ci siamo preparati con la consapevolezza che non offriremo una prova perfetta, ma che sarà comunque una bella prova”. Namibia che peraltro deve fare i conti con le dimissioni lampo del CT Chrysander Botha, al cui posto nel box siederà il direttore tecnico (e gloria del rugby locale) Jacques Burger.

Nicotera capitano, Da Re all’apertura: “E’ la sua occasione”

Quesada ha spiegato che i test match in terra africana gli serviranno per testare nuove pedine, con l’idea di poterle poi inserire nell’elenco dei convocabili per la Coppa del Mondo 2027. “In alcuni ruoli siamo ancora sguarniti e queste prossime partite ci aiuteranno a capire meglio dove poter andare a intervenire”.

Intanto Giacomo Nicotera è stato promosso capitano, e il CT ha spiegato che “già prima di conoscerlo lo ammiravo tanto, dopo averlo conosciuto ho avuto ulteriori conferme che non mi sbagliavo affatto”. Le chiavi del gioco per l’occasione le avrà Giacomo Da Re, schierato apertura e tornato in azzurro a due anni di distanza dall’ultima volta. “In allenamento ha preso letteralmente per mano i compagni, si vede che ha una gran voglia di mettersi in mostra. Abbiamo deciso di comune accordo con tutto lo staff di andare con lui e siamo convinti che si tratti di una buona scelta”.

Altra sorpresa, l’inserimento dall’inizio di Leonardo Marin. “Lui è sempre stato convocato durante la mia gestione, pur giocando poco perché la concorrenza nel suo ruolo è ampia. Giocherà centro e non avrà problemi ad adattarsi, perché in fondo lui conosce perfettamente il modo col quale giochiamo e sa quello che c’è da fare”.

Tanti ritorni e facce nuove: sarà un’Italia “diversa”

Nel XV iniziale ritrovano un posto anche Paolo Odogwu, Sebastian Negri e Ross Vintcent, ma in corso d’opera ci sarà spazio anche per gli esordienti Mirco Belloni, Muhamed Hasa e Tommaso Di Bartolomeo.

“Mi aspetto di vedere la qualità di ciascun interprete in condizioni di gioco sicuramente non facili. Giocheremo con due terze linee particolari, con gente che si conosce da una vita e altri ragazzi che hanno condiviso tutto il percorso nelle varie Under.

Quanto ai calciatori, Da Re è sicuramente una valida opzione e Trulla sa piazzare bene dalla distanza, con Gesi e Varney come opzioni alternative”. In panchina la scelta è ricaduta su un 5+3, “più equilibrata e tale da poter dare spazio anche a Belloni”.

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