C’è un Allegri pubblico, quello che in conferenza stampa ha messo sotto accusa i suoi giocatori ricordando cosa significa vestire la maglia della Juventus e cosa si aspetta in termini di crescita dai giovani. C’è un Allegri semi-pubblico, quello che le immagini rubate dagli smartphone hanno mostrato alla fine di Juve-Milan e c’è un Allegri privato, quello che ha parlato direttamente ai giocatori negli spogliatoi prima della gara con lo Spezia. E la cosa singolare, ma fino a un certo punto, è che sono tutti e tre uguali. L’allenatore bianconero – come rivela Tuttosport – ha ripetuto in spogliatoio la stessa sfuriata fatta in conferenza stampa, la squadra ha ascoltato in silenzio e si è ripromessa di reagire. Nessuno si è offeso, neanche i giocatori colpiti più direttamente dalle critiche. Il gruppo è ancora compatto.
I tifosi ce l’hanno con Allegri, non con la squadra
Sui social però sotto accusa resta lui, il conte Max: “Da Allegri mi aspetto che faccia scendere in campo la squadra con lo stesso atteggiamento dei primi 45′ di Juve-Milan. Magari stavolta riuscendo a reggere per tutti i 90′. Passi indietro (difesa estrema e rinuncia al gioco per non subire gol) non saranno giustificati” o anche: “nel 4-3-3 di Italiano, Chiesa (il migliore giocatore italiano) farebbe sfracelli. Per sua sfortuna, ha scelto di andare nella derelitta Juve di Allegri che, oltre a tenerlo in panchina, ha pure il coraggio di criticarlo”.
C’è chi osserva: “Tutte hanno cambiato allenatore e giocatori, tutte hanno un gioco a prescindere dalle qualità tecniche, l’unica che non gioca a calcio è la Juventus e quel tizio (Allegri), pur conoscendo gia il 90% della rosa e viceversa, trova le attenuanti che ci vuole tempo”. Non manca chi trova una diversa chiave di lettura dello sfogo del tecnico: “Per come la vedo io Allegri vuole responsabilizzare giocatori over 23 a prendere in mano la squadra, unico modo per avere dei leader dopo l’addio dei vecchi senatori”