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Sinner: "Avrei firmato per arrivare in finale, Alcaraz uomo da battere a Parigi". E fa ridere mamma Siglinde

Il numero 1 non fa drammi per la sconfitta, Carlos prova a ricucire dopo le parole sulla mancata chiamata e gli fa i complimenti. La battuta di Jannik sul fratello amante della F1.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La finale degli Internazionali d’Italia s’è decisa su quelle due palle non sfruttate da Sinner per fare il break e prendersi il primo set, sul punteggio di 6-5. O anche in quel tie-break vissuto sempre all’inseguimento, con una rimonta quasi coronata e poi soltanto sfiorata: 7-5 in favore di Alcaraz. È qui che il match di Jannik è sostanzialmente finito. Troppo forte lo spagnolo, in una delle sue giornate di grazia, per poterlo contrastare sul suo terreno di caccia preferito, la terra rossa. E troppo affaticato il numero 1, stremato dopo sei partite in pochi giorni che hanno fatto seguito a tre mesi di forzata inattività e alle prese con una fastidiosa vescica.

Internazionali, Sinner contento per la finale

Niente drammi per l’altoatesino al termine del match. Anzi. “Avrei firmato per arrivare in finale”, le sue parole nel corso della cerimonia di premiazione. “Complimenti Carlos, a te e a tutta la squadra. Sei sicuramente l’uomo da battere a Parigi, sei il più forte sulla terra battuta”, la frase e il sorriso che lasciano intendere un riavvicinamento tra i due dopo le “frecciatine” dei giorni scorsi, provocate dalla mancata chiamata di Alcaraz durante la sospensione.

La battuta di Jannik sul fratello Mark a Imola

“Grazie al mio team, abbiamo passato tre mesi non facili, possiamo essere orgogliosi di noi”, ha aggiunto Sinner. “Volevamo quell’altro, ma anche questo trofeo è speciale. Grazie ai raccattapalle, all’organizzazione, per me e per tutti gli italiani Roma forse è il torneo più speciale. Jasmine ha vinto singolare e doppio, io e Lorenzo siamo andati avanti a livello maschile, abbiamo fatto bene. Grazie a tutti che siete venuti”. Anche se uno, Mark Sinner, ha preferito la F1: “Ringrazio anche mio fratello che anziché essere qui ha preferito andare a Imola (e giù risate da mamma Siglinde, in tribuna al fianco di papà Hanspeter, ndr). E grazie a voi tifosi, mi avete dato tanta energia e coraggio”.

Alcaraz, fair play dopo il gesto di sfida al pubblico

Fair play anche nelle parole dello spagnolo: “Sono felicissimo, è la mia prima volta a Roma e spero non sarà l’ultima. Prima voglio dire che sono davvero contento di rivedere Jannik a questo livello, non è stato facile per lui arrivare in finale tre mesi dopo essere stato fuori, ha fatto una cosa pazzesca e gli faccio i complimenti, sono super felice di rivederlo. Sono orgoglioso di me per come ho affrontato questa partita mentalmente, di tattica, senza alti e bassi. Ho mantenuto un buon livello per tutta la partita e sono contento di questo. Roland Garros? Ora tutti gli occhi sono su Parigi, battere Jannik e vincere a Roma ti dà grande fiducia“. Chiusura con frase cult: “L’importante non è giocare le finali, ma vincerle”.

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