Una domenica di grande sport e di grandi emozioni, e come spesso succede, non manca la consueta scia polemica. E ovviamente questa scia sembra già toccare Jannik Sinner che si prepara a giocare la finale degli Internazionali di Roma contro lo spagnolo Carlos Alcaraz.
- Mattarella: sì a Paolini, no Sinner
- La scelta di non andare al Quirinale
- La replica di Kompatscher ad Augias
Mattarella: sì a Paolini, no Sinner
Ha generato grande clamore la notizia della presenza del presidente Sergio Mattarella al Foro Italico per la finale tra Jasmine Paolini e Coco Gauff. Non stupisce la passione del capo dello stato per il mondo dello sport e per il tennis in particolare, ma la decisione di assistere al match resta comunque un evento piuttosto importante soprattutto quando si parla di tennis. Ma Mattarella non sarà invece presente domani per la finale che vedrà opposti Sinner e Carlos Alcaraz. C’è chi pensa che dietro questa decisione ci sia la volontà di replicare alla decisione del numero 1 al mondo di non andare al Quirinale, ma potrebbe trattarsi di pura dietrologia. Ci potrebbe essere invece la premier Giorgia Meloni, che in passato non ha nascosto di essere una fan dell’alto atesino.
La scelta di non andare al Quirinale
Lo scorso gennaio ha destato grandissimo scalpore la decisione di Jannik Sinner di non presenziare all’evento al Quirinale nel corso del quale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha premiato il tennis (e il padel) italiano dopo un’annata ricca di successi. Il numero 1 al mondo però ha deciso di non presenziare dopo essersi ritirato dal torneo di Rotterdam qualche giorno prima. Troppa stanchezza dopo gli Australian Open, la scusa ufficiale: anche se alcuni sostengono che dietro la decisone ci sia stata anche la lunga trattativa con la Wada che ha portato alla sospensione di tre mesi. Ma la decisione del numero 1 al mondo, avvistato sulla neve a distanza di pochi giorni, creò una serie infinite di polemiche.
La replica di Kompatscher ad Augias
A distanza di un paio di giorni dall’articolo di Corrado Augias che aveva definito Sinner un “italiano riluttante” arriva anche la replica del governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher: “L’Autonomia è una storia di successo che lo stato di cui siamo cittadini dovrebbe rivendicare con orgoglio: si tratta infatti di uno dei pochi esempi riusciti di pacifica convivenza etnica e di risoluzione dei conflitti violenti a livello mondiale. Mi dispiace sempre molto vedere giudicata l’italianità dei sudtirolesi di lingua tedesca e ladina. Questo mi porta a empatizzare anche verso le altre utenti di italianità che vengono rivolte alle persone che divergono dallo stereotipo che la narrazione ha creato nel tempo”.