Gli Australian Open sono appena cominciati, da Melbourne arrivano i primi risultati ma l’attenzione di tutti sembra ancora concentrata sul caso doping. E sulla situazione che riguarda Jannik Sinner e Iga Swiatek arrivano parole di fuoco di Martina Navratilova.
Il caso doping di Sinner e Swiatek
La vigilia degli Australian Open è stata pesantemente condizionata dai casi doping che hanno riguardato due atleti di punta del mondo del tennis: Jannik Sinner e Iga Swiatek. Il numero 1 del mondo ha appena saputo la data in cui si terrà l’udienza di fronte al Tas di Losanna che deciderà il suo destino ad aprile e dalla quale potrebbe arrivare una squalifica davvero pesante per il suo presente e per il suo futuro. E di sicuro i continui attacchi al veleno di Nick Kyrgios nel corso degli ultimi mesi non hanno di certo aiutato.
L’intervento polemico di Martina Navratilova
Se c’è qualcuno che non ha paura di parlare apertamente è Martina Navratilova, la tennista ceca naturalizzata statunitense è una delle voci più forti non solo quando si parla di tennis. Le sue battaglie anche a livello politico con opinioni controverse sul ruolo delle persone trans nello sport sono state spesso divisive. E anche sul caso doping la sua è un’opinione piuttosto forte.
L’ex tennista è intervenuta a TC Live e non ha usato di certo mezze misure: “Sarò molto diplomatica sull’argomento e vi dico che tutto questo puzza. L’intero sistema va fatto saltare in aria e bisogna ricominciare da zero. In questo momento la Wada è sotto scrutinio con quello che hanno fatto con gli atleti cinesi. I casi di Sinner e Swiatek non hanno nulla a che fare con il doping. Invece di provare a trovare chi imbroglia, ci concentriamo su creme da massaggio o su una pillola per dormire, presa per cinque anni e che ora è risultata contaminata”.
L’attacco alla Wada
Quello di Martina Navratilova è un attacco senza mezzi termini nei confronti della Wada e sulla decisione di presentare ricorso nel caso di Sinner dopo la decisione presa dall’ITIA: “Ormai il concetto è che gli atleti siano colpevoli finché non dimostrano la loro innocenza. Sinner pensava che il suo caso fosse concluso e ora si trova a fare i conti con un appello. Ma perché? E’ una cosa che non capisco. Ma credo che su questo caso ci sia da fare chiarezza al più presto”.