Le critiche per la scelta di non partecipare a Tokyo 2020 sono lontane, o meglio Jannik Sinner prova a farsele scivolare addosso, consapevole di come la vittoria nell’Atp 500 di Washington sia solo il primo passo per riprendersi quanto un 2021 finora non esaltante gli aveva tolto nella scalata verso i vertici del tennis mondiale.
Certo ritrovarsi nella top 15 a neppure 20 anni è un bel punto di partenza, ma dopo il primo 500 vinto in carriera Jannik resta con i piedi per terra, nonostante il record di precocità, che lo vede come il più giovane campione in un Atp 500 da quando la categoria è stata creata nel 2009: “Penso che ci sia ancora molto da fare. Ho bisogno di giocare match importanti, come sto facendo ora. Questa esperienza mi tornerà utile”.
“Non mi interessa se sono il più giovane a fare qualcosa – ha aggiunto- Voglio solo lavorare e migliorare. Sono felice per la vittoria, ma la strada è ancora lunga”.